giovedì 30 aprile 2009

San Luigi Orione e Santa Virginia

Ho parlato prima della grande carità di dono Orione...ma anche santa Virginia, in altri tempi e modalità, praticò una carità eroica, tanto che Giovanni Paolo II, quando la proclamò beata, la definì martire della carità. La sua infatti è una storia singolare e sofferta, sviluppata all'ombra della Croce, dipanatasi fra il dramma della morte di alcune persone importanti nella sua vita, quali la mamma, la sorellina e suo marito. Ella sperimentò totalmente la precarietà degli affetti che decretò la sua sequela di Cristo senza riserve, sfidando finalmente la volontà del padre che avrebbe voluto per lei un nuovo matrimonio.
Luigi Orione nacque poverissimo e visse nella consapevolezza di una vocazione sacerdotale e religiosa, liberamente abbracciata e aiutata da coloro che gli stavano accanto nel superamento di varie difficoltà. Entrò a far parte dei Francescani Cappuccini da cui dovette essere dimesso a causa di una malattia che lo stava portando alla tomba. Entrò dai Salesiani quando ancora S. Giovanni Bosco era ancora in vita e da cui uscì per andare al seminario diocesano, prima di diventare diacono.
Virginia Centurione nacque ricca. Anch'ella avvertì la vocazione alla vita monastica, a quei tempi perseguibile solo claustralmente, fin dai primi anni dell'infanzia, ma, morta la madre a cui aveva confidato il suo segreto e che le aveva risposto vagamente di riparlarne quando avrebbe compiuto 20 anni, fu costretta a sposare, a soli 15 anni, Gaspare, unico rampollo della famiglia Bracelli. Per Virginia fu un colpo tremendo aderire alla volontà del padre, così differente dalla sua che l'immaginava monaca clarissa.
Il matrimonio, allietato dalla nascita di due bambine, si rivelò una sofferenza enorme per Virginia che si adattò eroicamente al nuovo stato che Dio le chiese di assumere attraverso la volontà del padre. Amò profondamente il marito, non con quel sentimento fugace, simile a una fiammella pronta a spegnersi al minimo soffio di vento. Il suo amore era radicato nella volontà e Virginia sopportò il vizio del gioco del marito, vizio che lo portava lontano da lei, e la costringeva ad una lunga attesa, di ore, di giorni...vizio che portò Gaspare alla tomba a soli 24 anni. Virginia ne aveva appena 20...ecco l'eco della profezia materna...
Punto in comune fra i due santi: le due opere nacquero spontaneamente, dal nulla.
Luigi Orione che aveva sperimentato la difficoltà di diventare prete nella povertà, pensò a un istituto per le vocazioni povere e a raccogliere poi gli orfani e i derelitti...
Virginia, una sera, mentre pregava sola nel suo oratorio, sentì un lamento proveniente dalla strada: era gennaio ed era molto freddo....Era una ragazza di strada: ecco la voce di Dio, la Sua chiamata, bisognava solo rispondere. L'accolse in casa, la rifocillò. Fu seguita da altre e, quando ormai giunsero ad essere una quarantina, Virginia le portò in processione a Monte Calvario. Virginia non riuscì mai a coronare il suo sogno di consacrarsi a Dio in un istituto religioso, ma diventò ugualmente Fondatrice di due Congregazioni Religiose.
I disegni di Dio sono imperscrutabili ma portano tutti ad un'unica meta: la santificazione della propria anima. Dio è un pedagogo sapiente: Egli sa perfettamente cosa fa bene ad un'anima.
Qualche scrittore del tempo di Virginia che conobbe il desiderio profondo di consacrazione, si interrogò sul motivo per cui non riuscì a realizzare il suo sogno. Addusse come motivazione il rifiuto pieno di orrore di Virginia all'invito della sorellina morente di raggiungere con lei la mamma già in Paradiso. Infatti la sorellina, mentre moriva, vide la mamma già in Paradiso che le ordinò di domandare a Virginia se volesse venire anche lei. Virginia ebbe una reazione inaspettata e spropositata, specularmente al ricordo del dramma della morte della madre.

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