domenica 28 maggio 2017

La Chiesa e il Papa

Essere Chiesa. Non è semplice: sentirsi parte di un corpo mistico, che non si vede, non è così facile. Ci vuole una grazia particolare, quella della fede. Eppure, l’appartenenza alla Chiesa è fondamentale. Non si tratta certamente di conformarsi passivamente a degli ideali, tutto parte dall’
incontro con una persona: Cristo. La Chiesa è la nuova Eva nata dal fianco di Cristo in croce. Credere questo è fondamentale.
Il cristianesimo non è una filosofia, è incontrare una Persona che ti cambia la vita. Il cristianesimo non è fatto di infrastrutture impossibili da sgretolare, il suo cuore è l’amore. Senza l’amore tutto è vano. 
Il capo della Chiesa attuale è papa Francesco. Quante se ne dicono, quanti siti sedicenti cristiani parlano male del papa! Ne ho già parlato in un altro post, ma è sempre bene spolverare alcune riflessioni, non è mai troppo. Prendo spunto dalla visita del Papa a Genova del 27 maggio per avviare queste riflessioni.
È un grande evento per la Chiesa di Genova. È un modo per ricordare e rinnovare la sua obbedienza al Papa… Quanto è discusso, quanto è criticato! Eppure tutto parte dal Vangelo. Anche i papi hanno i loro difetti, magari ne hanno pure tanti, non lo sappiamo. Qualche volta può essere che giunga fino a noi l’eco dei loro difetti… e meno male che è così. In fondo dobbiamo diffidare delle agiografie che ci presentano dei santi perfetti impeccabili. Per fortuna non è così: per vedere il cielo più da vicino, bisogna scalare una montagna ed è faticoso. Ci sono tratti in cui camminiamo più celermente, altri in cui facciamo più fatica e ci sentiamo spossati, quasi provati e tentati di lasciare il percorso. Nessuno nasce già santo. Ad alcuni vengono dati alcuni doni da usare per il servizio di Dio, ma non vuol dire che tali doni facciano più santa la persona. Per completare un puzzle ci vogliono tutti i pezzi che sono differenti tra loro, ma ciascuno di questi rimane indispensabile. Se questo pezzo viene a mancare, la figura non è completa. 
Si critica papa Francesco, ma anche Gesù stava con i peccatori. Dio dovrebbe incenerire tutti, non solo i grandi peccatori. Nessuno di noi è senza peccato. Gesù stava con le prostitute, con i pubblicani, ovvero coloro che speculavano sulle tasse e spesso per impinguare le loro tasche, stava con tutti i Giuda della terra. Non ha mai condannato neppure Giuda… Perché dovrebbe farlo il Papa? Peggiore di un ateo è senz’altro una Chiesa che ha dimenticato la misericordia.