sabato 24 aprile 2010

Il deserto per ...i peccatori

Ciò che fa soffrire maggiormente quando si attraversa il deserto dello spirito, è il desiderio di unirsi a Dio e la convinzione che Lui permetta che siamo "lontani" da Lui. Nonostante questa convinzione, l'anima si aggrappa all'Eucarestia, anche se ciò che un tempo dava tanta gioia lascia quasi un'indifferenza che costerna. Ieri sera, proprio passando vicino alla Cappella, sentivo echeggiare nel mio cuore, una frase di Santa Teresina, un barlume nella mia oscurità. Il senso della frase era questo: finché Dio decide, bisogna essere contenti di essere assisi alla mensa con i peccatori, per condividere con loro il pane. Sì, fino a quando vorrà Lui. Condividere il loro pane...dello stare lontani da Dio per avvicinare loro...del non gustare le consolazioni divine...
Ciò che costerna dell'aridità è il sentirsi soli, privi di aiuto nel quotidiano cammino della vita...o meglio, lasciati alle proprie forze.

Dio...giudice...o misericordioso...?

In realtà coloro che si sentono a posto con la coscienza, desiderano vedere Dio come giudice per gli altri. Lo racconta anche il Vangelo quando, nella parabola del figliol prodigo, il figlio maggiore non comprende l'atteggiamento del Padre, così come, in un'altra, coloro che hanno lavorato nella Sua vigna fin dal mattino, sopportando il caldo e la fatica, si vedono dare la medesima ricompensa di coloro che vi hanno lavorato solamente per un'ora.
E' vero, Dio non conosce la giustizia umana: Egli ci sorprende con i suoi atteggiamenti originali, che ci fanno sospirare quasi...Anche Dio è ingiusto! No, semplicemente Dio ha un metro assai diverso dal nostro...E poi, non ci rassegnamo al fatto che noi uomini, sebbene siamo volti al bene, siamo peccatori.
Finché si parla di aiutare chi è nel bisogno, tutto bene, anche se, tuttavia, ci blocca il nostro egoismo. Quando si tratta, però di amare il peccatore...ahimé...levata di scudi generale! Non ci riusciamo, perché in realtà, ci chiedono di amare uno che fa il male....
Difficile sì, anzi impossibile agli uomini, ma non a Dio. Dio è venuto sulla terra, non tanto per guarire i malati, per risuscitare i morti, ma per salvare i peccatori! L'Anima Santa di Cristo si commuoveva comunque di fronte alle miserie fisiche dell'uomo, alla sua sofferenza, ma guariva i malati anche perché fosse evidente agli astanti che il Suo potere non si fermava alla cura del corpo, ma raggiungeva con la Sua potenza il cuore e che la remissione dei peccati era reale quanto il miracolo della guarigione fisica.
Ma quanto è bello pensare che Dio non si spaventa di fronte alle miserie umane, ma rincorre il peccatore fin sul letto di morte per guarirlo, per attirarlo a Sé, al Suo amore...
Perché non imitarlo e spalancare la porta del proprio cuore al fratello, bisognoso di misericordia?

Procedere nel deserto

Come può sopravvivere l'anima assetata di Dio in un deserto di tragico silenzio?
Come può procedere, lei, bramosa di contemplare quello splendido sole che si cela tra il turbinio della sabbia sospinta dal vento?
Come potrà immergersi, lei, così desiderosa della presenza di Dio, tra gli ululati ringhiosi di questa tempesta di sabbia, i quali non le lasciano assaporare il grande silenzio di Dio?
Oh sì, c'è un'abissale differenza tra il silenzio del deserto arido dell'anima ed il grande e rispettoso silenzio di Dio, quando decide di scendere in un'anima....
Sembra quesi che Dio abbia abbandonato l'anima in quell'arido e cocente deserto. L'anima geme nella sua profonda solitudine, prostrata negli sforzi compiuti per immergersi in quel delizioso e profondo silenzio dell'incontro con Dio il Quale le aveva fatto assaporare....Geme, sembra inconsolabile. Il gemito dell'anima purgante.
"Oh Dio, tu sei il mio Dio,...di Te ha sete l'anima mia, come terra deserta, arida, senz'acqua".
Desidero unirmi a Te, Dio... Dio mio. Cerco il Tuo volto, ma tutto, attorno a me, tace. E' sceso un silenzio tombale. "Ricordo i giorni antichi..medito gli anni lontani..un canto mi ritorna nel cuore..."

venerdì 23 aprile 2010

Silenzio e stupore...

Ho tanti pensieri che sfiorano la mia mente, tanti pensieri che s'intrecciano fra loro formando una meravigliosa ghirlanda, che mi dà tanta serenità e pace.
Se dovessi, però, dire quali sono, descrivere le sensazioni, non saprei da dove cominciare. Semplicemente, silenzio e stupore...di fronte al cambiamento della natura sotto il tocco delicato della Primavera e al cambiamento del mio cuore al tocco dell'Amore di Dio...Mi dà tanta pace quando Gesù, alza il velo che nasconde ai miei stessi occhi il mio cuore, quando mi indica le mie miserie. E' proprio come il vento delicato di Primavera. Meditavo su tante cose, ultimamente, e, fra tutti i miei sentimenti, è emerso lo stupore di fronte alla meraviglia della vita e del saper stare uniti a Gesù, nella sofferenza. Le prove della vita servono, anche se agli occhi degli uomini sembrano una sconfitta, come per tanti lo fu la crocifissione e morte Di Gesù. Se offerte, ci ottengono ciò che chiediamo a Dio, per il bene delle anime, ovviamente se è Sua volontà. Gesù permette che vediamo anche i frutti perché la nostra fede sia alimentata.

La vera preghiera rende umili

La vera preghiera, quella che unisce a Dio, rende umili. Già, umili, perché la preghiera dà la visione vera di Dio. La luce di Dio illumina il cuore, svelandone i recessi più intimi e quindi le miserie, non tanto per suscitarne lo scoraggiamento, malattia che immobilizza l'anima, ma per confidare maggiormente in Dio e darGli la lode che Gli conviene.
La visione di Dio aiuta a comprendere la piccolezza e debolezza degli uomini.

mercoledì 21 aprile 2010

Immergersi in Dio

Desidero, Signore,
immergermi nella tua presenza,

adorarti

chiamarti...

Signore,

non senti la mia voce?

Dal profondo

dell'anima mia,

ti chiamo...

Mi tuffo nella tua

immensità...

Una goccia di vita

è l'eternità

del Tuo amore...

Tuffarsi nella Sua misericordia...

Anima della mia anima...Ti faccio entrare nel deserto, accetta l'arsura, l'agonia interiore, la tua debolezza. Sono cose forse spiacevoli al tuo gusto, ma è ciò che desidero per la tua anima, affinché la tua fede venga provata come oro al crogiuolo. Ti amo, figlia mia, ti guardo attraverso le ferite del mio Amore, ti amo, ti cerco...

domenica 18 aprile 2010

Pregare...pregare...pregare...

La grande tempesta dell'immoralità dei membri della Chiesa, sembra voler trascinare con sé il Cristianesimo intero. Non parlerò di certo dei vari fatti accaduti, né li commenterò. Dirò solamente questo: qualche tempo fa ho letto una riflessione da parte di uno psicologo sui mezzi di comunicazione, in particolare la televisione. Egli asseriva che le tragedie, le notizie di cronaca nera che ci propina ogni volta la televisione, hanno un'azione devastante sul nostro cervello, per quanto riguarda, l'autostima e il senso di ottimismo. Sì, perché invogliano ad essere pessimisti e a diventare uomini senza speranza.
Così, questa devastante campagna mediatica nei confronti della Chiesa, induce a pensarne male, ad avere dubbi, nostro malgrado...
No, non si può....

domenica 11 aprile 2010

Misericordia..

Oggi domenica della Misericordia...Misericordia...Un cuore capace di volgersi alle miserie umane con amore senza giudicare...Quanto è difficile a volte, sentire misericordia, tenere il freno della mente quando, ancora una volta, si permette di varcare la soglia delle coscienze altrui. E' difficile raggiungere il "nulla" che predicava san Giovanni della Croce. Quando il Signore porge il calice...un calice amaro, il calice della sua volontà...diversa da quella che vorremmo noi...Ed ancora ripete quel "fidati"...Sì, Signore, mi fido barcollando! Forse dopo aver fatto i miei ragionamenti...

Signore...in questo periodo mi ricordo quando tu mi porgesti il Calice...Lo porgesti ad alcune persone ma tutte dissero di no...Giungesti a me ed io risposi il mio sì...Sinceramente non sapevo a che cosa...Ti avevo visto in piedi con il pastorale dove nella mia parrocchia si proclama la Parola di Dio, avevi innalzato l'Ostia e poi ti eri rivolto a me dicendomi se accettavo di bere il tuo Calice...Risposi sì...Chissà se alludevi anche a ciò che mi sta capitando adesso...E' dura, Signore...

Stanotte il grande desiderio di confessarmi...Santa Maria Maggiore....I confessionali erano tutti a disposizione e da essi si diffondeva una luce dorata...Ho sempre desiderio ed esigenza di confessarmi...
Ma poi, il prete stava distribuendo la Comunione, ed io preferii comunicarmi...I più grandi desideri della mia vita: riconciliarmi con Dio e Comunicarmi....
Bella però l'immagine della luce che usciva dai confessionali...Questo è in armonia con la festa della Misericordia di oggi.

martedì 6 aprile 2010

IL VENERDI' SANTO...LA RESURREZIONE

Spesso, soprattutto nelle omelie, si sente parlare dei "venerdì santo" della nostra vita. E' vero, tanti di noi hanno subito il tradimento, l'abbandono da parte degli amici più cari, la sofferenza fisica intensa, o conosciamo persone che lo hanno vissuto.E...saremmo tentati di affermare, come ho visto in alcuni commenti, che Gesù non è il solo innocente che ha sofferto...e guardando alla sofferenza della Madonna, che ci sono tante mamme che hanno perso il loro figlio..
Abbiamo avuto tanti venerdì santi nella nostra vita, ma quello di Gesù era IL VENERDI' SANTO. Non possiamo affermare, nemmeno se fossimo santi da canonizzare, di non avere nella coscienza alcun peccato. Tanti venerdì santi, sono conseguenza, se guardiamo bene, di errori, forse piccoli... E se non lo sono per conseguenza diretta, non possiamo di certo "scagliare la prima pietra" contro gli altri "perché siamo senza peccato". Associando i nostri venerdì santi a quello di Gesù, possiamo anche noi partecipare all'opera della Redenzione. Gesù viveva già nel venerdì santo la Resurrezione, che si poteva contemplare nella Sua mitezza e nel Suo silenzio. In questo senso va detto: "Non fermatevi al Venerdì Santo": anche noi, nei nostri Venerdì santi, dobbiamo far trapelare la Resurrezione ma, purtroppo, la fede non riesce a squarciare il velo della nostra sofferenza e tutto ciò che potrebbe essere causa di redenzione, diventa solamente, causa di lamentazione e di un rosario di "non è giusto".
I nostri venerdì santi hanno significato solamente se visti attraverso IL VENERDI' SANTO, quello per eccellenza...

Il triduo pasquale...

Giorni molto intensi, di meditazione profonda, di sofferenza e di redenzione...Sì, non fermiamoci al venerdì santo....ma non saltiamolo nemmeno: per risorgere dobbiamo passare per la morte. Se si medita profondamente sulla Passione e Risurrezione del Signore, si accede ad un mistero a cui si può credere solamente con la grazia di Dio. Se non c'è la grazia di Dio, si dubita, si ragiona sopra le cose.

Sono stati giorni abbastanza sofferti per me...


Giovedì Santo ho meditato tanto sulla misericordia di Dio che rincorreva invano Giuda, il traditore, il desiderio intenso di Gesù di rimanere con noi nel Sacramento dell'Eucaristia. Il triduo pasquale mi coinvolge completamente...


Venerdì santo...mi ha fatto tremare ma anche spasimare. Il mio cuore sanguinava per le offese recate al Cuore di Gesù...Ho sperimentato la vera Croce, quella che ti lascia senza alcuna forza, che ti aiuta a comprendere che se fai qualcosa di buono, lo si deve solamente alla grazia di Dio. Ho meditato sulla Passione...Mi ha fatto impressione e mi sono commossa nel vedere tanta gente baciare il Crocifisso. E ho pensato che, quando morì sulla Croce, una folla ancora più grande, lo aveva condannato a morte...L'ora delle tenebre... "Crocifiggilo! Crocifiggilo!" In parrocchia, quando si leggeva il passio, evitavo di dire quelle parole...Ma chissà quante volte anch'io, senza dire "crocifiggilo", l'ho crocifisso, l'ho percosso. Con il mio peccato...offendendo il mio prossimo.


Sabato santo, il silenzio profondo...L'attesa dei discepoli, fra dubbi...sono anche i nostri dubbi...Nelle parrocchie non c'è più il Santissimo, le lampade sono spente...Come biasimare i dubbi degli apostoli?


Domenica di Resurrezione: la gioia profonda di coloro che hanno visto i patimenti di Cristo e lo hanno rivisto vivo! Una gioia grande, intensa, indicibile. Chissà quali sentimenti avranno scosso il cuore dei discepoli...dopo aver vissuto la tragedia del venerdì santo....il dramma del sabato santo...

sabato 3 aprile 2010

Resurrexit...

Resurrexit sicut dixit...Abbiamo fede in LUI...nella Sua Parola...

Buona Pasqua!

Buona Pasqua a tutti! Nei nostri venerdì santi della vita, echeggi sempre l'annuncio e la speranza nella resurrezione...auguri!