giovedì 23 febbraio 2017

Fede nella Chiesa

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Tanti anni fa mi ritrovai in varie condizioni spirituali. Quando le vivevo, non ne comprendevo il motivo, un po' perché ne ero coinvolta, altre perché non mi domandavo molto sul loro decorso e sulle loro intrinseche cause. Molto probabilmente non sarei stata in grado, in ogni caso, di prevederne il loro percorso, tappe e destinazione... Un vero e proprio viaggio nel buio! Fra tutte le varie tappe, voglio soffermarmi in una in particolare, quella che mi faceva affermare che credevo in Dio ma  non nella Chiesa. Adesso come adesso se sentissi me stessa dire una cosa del genere, faticherei a capirmi...ma all'epoca credevo fermamente in questo! Non avevo fiducia nell'uomo in generale, per cui non comprendevo il fatto di dover confessare i miei peccati ad un altro uomo. Non so se alla base ci fosse superbia o orgoglio, ma non credevo nella gerarchia della Chiesa. Riconosco che tutto era molto vago e relativo, credevo in qualcosa di etereo che, sulla terra in cui vivevo, mi sembrava una nebulosa indistinguibile. Sì, assistevo qualche volta alla santa Messa, ma non sentivo la presenza di un Dio che dirompeva nella storia. Era Qualcuno con la q maiuscola, ma nello stesso tempo molto lontano dalla mia vita. Io vivevo la mia vita, peraltro molto tristemente, e Lui la sua. Desideravo migliorare, il cammino della mia vita era questo, ma non possedeva una meta, un qualcuno che mi desse il senso di questo percorso. Per vari motivi un giorno sentii finalmente una spinta interiore che mi gettò fra le braccia della Chiesa, quella imperfetta, composta dagli uomini. Cominciai a frequentare la santa Messa seriamente, spolverando le risposte, le parti in cui il popolo partecipava e che avevo completamente scordato... e giunse pure il momento in cui mi ritrovai dentro un confessionale, davanti ad un uomo a confessare i miei peccati. Fu molto consolante questo e da quel momento posso asserire che sentii davvero la presenza reale di Dio e che a mia volta mi sentivo parte di qualcosa. La misericordia che conoscevo da sempre e che agli inizi, quando non frequentavo la Chiesa, era un ideale impalpabile e che comunque mi permetteva di vivere senza interrogarmi seriamente, prese un corpo, assunse delle parole che indicavano un cammino, talvolta in modo severo, altre più dolcemente, ma pure mi trasmetteva la sensazione di tangibilità di un Dio che esisteva non su una nuvola ma che entra nella storia e la cambia...

Fare parte della Chiesa costituita da uomini è importantissimo... anzi, oserei dire adesso, indispensabile, perché se da una parte ti carica di maggiori responsabilità, è pur vero che dona tante cose di cui, stando solamente sulla soglia, non si può godere.

Papa Francesco

Risultati immagini per papa francescoGirando per il web, non si fatica a trovare vari commenti su Papa Francesco. Sono commenti svariati, c'è chi lo ammira, chi pensa che sia “l'uomo adatto”, quello “giusto”per aprire il cuore della Chiesa alla gente che si è sempre sentita esclusa... Ma ci sono anche commenti molto aspri, scritti dagli stessi cattolici che non riescono a capire la figura di papa Francesco.... E volano persino insulti, insulti che nessun papa, forse, si è sentito scagliare. Strano...eppure credibile. Se rileggiamo la storia di Gesù è proprio questa: come diceva il filosofo Vico, la storia è un corso – ricorso.... La storia si ripete, sempre... ed è la storia dei santi che ricalcano le orme di Gesù. Come? Osteggiato, accusato dai farisei di voler stravolgere le tradizioni ebraiche, Gesù viene tacciato di eresia, di bestemmia... proprio come papa Francesco. 
Come il direttore di Famiglia Cristiana spesso risponde ai lettori che perplessi domandano spiegazioni, alcune parti dei discorsi del papa vengono estrapolati da un contesto che li spiega. Nessuno può accusarlo di eresia. Gesù stesso ha praticato l'accoglienza, ha spalancato le braccia ai grandi esclusi dalla storia, dalla vita civile. Un esempio? I lebbrosi considerati da sempre peccatori, relegati a vivere lontani dalle città per timore del contagio, ma anche per un motivo puramente filosofico e ideale. Allo stesso modo tutti gli altri malati, relegati ai margini della società del tempo; i pubblicani, considerati da tutti pubblici peccatori. Gesù apre, spalanca le porte a queste persone. Dal tempo di Gesù fino ai giorni nostri, la Chiesa si è costituita come Istituzione, con tradizioni che si sono create con il tempo, con lo spiegare il vangelo. Il fatto è che bisogna ritornare al vero cuore della vita cristiana: il Vangelo. Solo questo può essere la luce che illumina il nostro cammino. Accogliere non significa condividere alcune idee contro la vita. La vita cristiana non è un lungo elenco di leggi da osservare, ma ha un cuore vivo che batte, che pulsa e questo cuore è il messaggio di Gesù. Se Gesù avesse dovuto fare distinzioni, pure noi che siamo tutti peccatori, dovremmo essere esclusi dal suo amore e dal suo messaggio...