La mia città

Ho aperto i miei occhi alla luce  in una città sospesa fra l'azzurro del mare e il verde screziato di marrone dei monti, in un ospedale all'epoca proprietà dell' Arcivescovado, il Galliera, sito in Carignano, a Genova. Sono nata tra il mare e i monti: il quartiere infatti offre un'ampia visuale sia del mare che  dei monti. Ho sempre amato entrambe.
Quel giorno, mi hanno raccontato, pur essendo inverno, era inondato di sole...La mia prima giornata fu piena di sole... Io nacqui la città era ancora immersa nell'inchiostro scuro, ma era già protesa alle prime luci dell'alba. Non so per quale motivo, ma fin da bambina, amavo la mia città come parte integrante di me stessa, tanto che affermai che non l'avrei lasciata mai.
Nei miei pomeriggi liberi, la percorrevo in lungo e in largo, mi lasciavo accarezzare dal suo lucente sole. Mi piaceva ammirare la bellissima costa che, emergendo dalla foschia dei giorni lavati dalla pioggia, faceva corona al mare che, dolcemente, la lambiva. Sembrava accendersi anche la Lanterna fra lo scintillìo del mare, come sommersa da una sorgente di luce.
La mia cara città...non mi allontanai da essa nemmeno durante le afose estati, tranne qualche volta.
Durante l'estate, io e la mia famiglia ci recavamo alla scoperta della Liguria e del Piemonte. La Liguria non aveva più segreti per noi. Si prediligevano le Riviere perché a mia sorella e a mia mamma piaceva più il mare...ma talvolta accontentavano anche me che amavo follemente la campagna. Santa Margherita Ligure, Rapallo, Portofino, Sanremo, Imperia, Pieve Ligure, le Cinque Terre...fino a Lerici, Sarzana...E poi... Il Passo dei Giovi, Torriglia, Voltaggio, Crocefieschi, Crocetta d'Orera, Sant'Olcese, Casella, Carro, Triora...E così via...E quando avevamo terminato con le cittadine liguri, continuavamo con quelle piemontesi. Cuneo, Alessandria...Tortona...Novi Ligure...