martedì 29 settembre 2009

E tutto attorno...silenzio...

Sta calando la sera e il silenzio che, lentamente accarezza i palazzi con le finestre illuminate, sembra volerli abbracciare e portarli nella volta stellata, cullati dal sonno della luna...
Sento che la gioia esplode nel mio cuore velata leggermente dalla malinconia, da una malinconia che mi ricorda la sera della vita, quando davvero il sole tramonta sulle fatiche umane.Penso a sorella Morte, ai suoi passi felpati con i quali entra nella vita di ogni uomo. E' vero, la mia vita è colorita di entusiasmo, nella sua continua offerta e la morte è un passaggio ineluttabile, una porta un po' stretta che accede allo splendore del Paradiso.

lunedì 28 settembre 2009

Saper comprendere gli altri

Tante volte ho riflettuto: colui che sa comprendere l'altro,è libero da egoismi. Comprendere chi sta lontano da noi è più o meno facile ma comprendere colui con cui viviamo ogni giorno è più difficile perché ci è di disturbo e fa affiorare dal nostro intimo i sentimenti più penosi, più scomodi, che non vogliamo riconoscere. Dovremmo ringraziare invece il nostro prossimo che agita le acque della nostra anima e ci aiuta a fare chiarezza. Capire è un verbo differente da comprendere e pone l'accento sulla condivisione. Il verbo comprendere sembra far eco ad una parte del vangelo che diceva: Portate i pesi gli uni degli altri".
Prendere con...capire deriva dal latino capio: prendere saldamente ma non c'è la particella "con"...
Colui che comprende non desidera essere migliore dell'altro, ma, come Gesù, condivide le sofferenze, non disdegna di stare accanto ai peccatori e di essere a sua volta considerato a sua volta contaminato. Gesù è molto libero nei suoi atteggiamenti, non teme nessuno, e segue la legge dell'amore. Anche noi dovremmo essere così perché Gesù stesso ci ha detto di seguirlo...e come è affascinante la sua Persona! Più si legge il Vangelo e più si scopre un tesoro...E' la perla preziosa di cui Gesù stesso parla...

sabato 26 settembre 2009

Vivere la vita

La vita è come un film: scorre davanti agli occhi della nostra mente veloce, tanto veloce che talvolta non si gustano i momenti più belli, quelli più semplici e soavi. Cerco la pace della natura, mi accorgo di correre...ma mi accorgo anche che i momenti più difficili sono quelli più preziosi dove il sole della grazie si specchia ridente. Una volta mi soffermavo incantata a guardare il mare, a scorgere nella sua impetuosità la forza di Dio. Brillava sotto la carezza lucente del sole splendido...orgoglioso...Oppure mi soffermavo stupita di fronte alle maestose montagne, rocciose avvolte dal manto di un silenzio impalpabile che trascendeva ogni considerazione umana e rispecchiava la pace di Dio...Silenzio, così la mia vita trascorre stillando come rugiada dalle foglie smeraldine, piccole gocce che rispecchiano un raggio della carità di Dio.

giovedì 24 settembre 2009

Amare

Amare, amare...senza limiti, con il cuore di Dio, con la sua stessa dolcezza, la stessa fermezza, la stessa libertà...Non scappare...avere tempo di ascoltare, comprendere chi ci è vicino e dimenticare i guai personali, la propria stanchezza per fargli capire che gli siamo accanto, che non sono soli. Percorrere la strada della vita sapendo che qualcuno è pronto a tenderci la mano, è importante, non ci fa sentire la solitudine. Qualche volta di fronte al dolore ci si sente soli. Certe sofferenze rendono l'uomo solo. Eppure, accanto ai discepoli di Emmaus, sfiduciati, delusi...e possiamo dire anche depressi, si affianca Gesù. Loro, con gli occhi appannati dal velo della delusione, non lo riconoscono. Chissà quanta volte Gesù ci si affianca e non lo riconosciamo! Ma Lui c'è, è presente....Un sorriso può ridonare fiducia...Quanta gente affronta la sofferenza con coraggio! E noi non la riconosciamo...

.....


Che giornate...non ho parole!!!!

lunedì 21 settembre 2009

Pensieri al vento

Che sensazione strana! O meglio, che pace assoluta! Gli avvenimenti seppur gravi, pieni di difficoltà, mi scivolano addosso come trasportati dal vento, come granelli di sabbia. Mi stupisco di trovare tutta questa pace dentro il mio cuore. Sembra un immenso prato avvolto dal calore del sole. Mi sento libera da tutto e da tutti. Ho un grande desiderio, quello di conoscere Gesù, attraverso la lettura del Vangelo. Si ricomincia la settimana, con i suoi ritmi veloci ma anche dolci e sublimi. Ho compreso che bisogna lasciare i propri schemi mentali, avere un cuore aperto per poter accogliere le sofferenze dell'altro, senza giudicarlo, anche se bisogna additargli con fermezza la verità che è solo una. Oh sì, aborrire il peccato ma perdonare il peccatore. E' difficile soprattutto quando il prossimo, forse non per malizia, ma a causa della sua debolezza, ci fa del male. Gesù solo mi libererà e mi donerà l'aiuto. Lo sento accanto a me, lo vedo rivivere, lo sento in questa forza che sostiene il mio cuore.

sabato 19 settembre 2009

Un po' di nostalgia

Un po' di nostalgia per la mia Genova, fatta di ricordi, di sole e di mare...

Un po' de Zena!!!

Ma se ghe penso lanterna2

O l'ëa partio sensa ûn-a palanca,
l'ëa zâ trent'anni, forse anche ciû.
O l'aveiva lottou pe mette i dinæ a-a banca
e poèisene ûn giorno vegnî in zû
e fäse a palassinn-a e o giardinetto,
co-o rampicante, co-a cantinn-a e o vin,
a branda attaccâ a-i ærboi, a ûso letto,
pe daghe 'na schenâ séia e mattin.
Ma o figgio o ghe dixeiva: "No ghe pensâ
a Zena cöse ti ghe vêu tornâ?!"

Ma se ghe penso alloa mi veddo o mâ,
veddo i mæ monti e a ciassa da Nonsiâ,
riveddo o Righi e me s'astrenze o chêu,
veddo a lanterna, a cava, lazzû o mêu...
Riveddo a séia Zena illûminâ,
veddo là a foxe e sento franze o mâ
e alloa mi penso ancon de ritornâ
a pösâ e osse dov'ò mæ madonnâ.

E l'ëa passou do tempo, forse troppo,
o figgio o l'inscisteiva: "Stemmo ben,
dove ti vêu andâ, papà?.. pensiemo doppo,
o viägio, o mâ, t'é vëgio, no conven!" -
"Oh no, oh no! me sento ancon in gamba,
son stûffo e no ne posso pròprio ciû,
son stanco de sentî señor caramba,
mi vêuggio ritornamene ancon in zû...
Ti t'é nasciûo e t'æ parlou spagnollo,
mi son nasciûo zeneize e... no me mollo!"

Ma se ghe penso alloa mi veddo o mâ,
veddo i mæ monti e a ciassa da Nonsiâ,
riveddo o Righi e me s'astrenze o chêu,
veddo a lanterna, a cava, lazzû o mêu...
Riveddo a séia Zena illûminâ,
veddo là a foxe e sento franze o mâ
e alloa mi penso ancon de ritornâ
a pösâ e osse dov'ò mæ madonnâ.

E sensa tante cöse o l'è partïo
e a Zena o gh'à formóu torna o so nïo.

Per i soldati italiani caduti...

La guerra di Piero

Fabrizio de André

Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma son mille papaveri rossi
lungo le sponde del mio torrente
voglio che scendano i lucci argentati
non più i cadaveri dei soldati
portati in braccio dalla corrente
così dicevi ed era inverno
e come gli altri verso l'inferno
te ne vai triste come chi deve
il vento ti sputa in faccia la neve
fermati Piero , fermati adesso
lascia che il vento ti passi un po' addosso
dei morti in battaglia ti porti la voce
chi diede la vita ebbe in cambio una croce
ma tu no lo udisti e il tempo passava
con le stagioni a passo di giava
ed arrivasti a varcar la frontiera
in un bel giorno di primavera
e mentre marciavi con l'anima in spalle
vedesti un uomo in fondo alla valle
che aveva il tuo stesso identico umore
ma la divisa di un altro colore
sparagli Piero , sparagli ora
e dopo un colpo sparagli ancora
fino a che tu non lo vedrai esangue
cadere in terra a coprire il suo sangue
e se gli sparo in fronte o nel cuore
soltanto il tempo avrà per morire
ma il tempo a me resterà per vedere
vedere gli occhi di un uomo che muore
e mentre gli usi questa premura
quello si volta , ti vede e ha paura
ed imbracciata l'artiglieria
non ti ricambia la cortesia
cadesti in terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che il tempo non ti sarebbe bastato
a chiedere perdono per ogni peccato
cadesti interra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che la tua vita finiva quel giorno
e non ci sarebbe stato un ritorno
Ninetta mia crepare di maggio
ci vuole tanto troppo coraggio
Ninetta bella dritto all'inferno
avrei preferito andarci in inverno
e mentre il grano ti stava a sentire
dentro alle mani stringevi un fucile
dentro alla bocca stringevi parole
troppo gelate per sciogliersi al sole
dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi.

venerdì 18 settembre 2009

Giornata intensa...

Basta, voglio vivere diversamente...Ma chissà quante volte l'ho detto...Questa volta mi ripeto: voglio vivere l'amore ad ogni costo perché il mio cuore ha una grande sete di eternità e di accostarsi a Dio. Solo l'amore, nonostante i sacrifici che esso comporta, dona la pace al mio cuore. Voglio vivere dell'amore, respirare di esso. La mia anima tende all'infinito del cielo e per questo motivo ogni tanto cambio la fotografia del blog. Ho nostalgia di quelle montagne che sette e più anni fa vidi... Non posso dimenticarle e nonostante ami il mare, un qualcosa mi lega definitivamente ai monti...

giovedì 17 settembre 2009

17 settembre...si è ricominciato...

Si è iniziata nuovamente la scuola, con i suoi ritmi, le sue esigenze. Abbiamo cambiato l'ora di levata: adesso si ci alza alle 5.30: tutto è avvolto dal buio...si è un po' rintronati...almeno io lo sono...Eppure, nonostante si senta maggiormente la fatica, mi piace, possiede un fascino particolare. Mi piace incontrarmi con il Signore nel silenzio della cappella quando ancora il sole è nascosto e tutto è avvolto dal sipario viola scuro della notte che indugia...

lunedì 14 settembre 2009

Dentro di me...

Sto mettendo in discussione la mia vita di preghiera. Stamattina il Vangelo verteva sulla fatidica domanda di Gesù rivolta ai discepoli: chi crede la gente che io sia? E per voi, chi sono?
Sembra strano ma a volte bisogna recuperare e quindi ravvivare il rapporto con il Signore. Egli è una persona viva che ancora agisce nella storia dell'uomo che ha amato l'umanità, sfamandola, guarendola, predicando, morendo sulla Croce e risuscitando è nell'Eucarestia. La vita di preghiera non è un chiedere e un essere perfetti ma è un continuo unirsi tramite la volontà a Gesù, fondersi nella sua Persona. In effetti, sento dentro il mio cuore che la preghiera vera, personale, non è fatta di tante parole, ma dallo stare e quindi amare Gesù. Devo cominciare ad imparare a non inquietarmi di me stessa, a non anelare ad altro che all'amore e l'amore scioglierà i miei vincoli.
Come cominciare a costruire un rapporto vero con Gesù? Quando si ama una persona si cerca il suo contatto. Certo, non si può stare sempre davanti al Tabernacolo soprattutto in una vita di attività, ma salutarlo quando si passa davanti alla Cappella e rivolgergli di tanto in tanto il pensiero, si può. Gesù viveva in mezzo ai suoi, li interrogava dopo averli mandati a predicare...Quando si ama una persona la si ascolta...Quanto è difficile la virtù dell'ascolto oggi! A volte sembra di ascoltare la persona ma dopo che ha finito, ecco la valanga del "sapessi io" e costringiamo l'altro ad ascoltarci...

Accettare i propri limiti

Accettare i propri limiti non è così semplice: l'umiltà, al contrario di quanto si crede è la virtù dei forti. Guardare in faccia i propri difetti, le varie sconfitte ci vuole molto coraggio. E' il coraggio di fare verità dentro di sé, di non voler essere diversi da quel che si é.
Fare verità dentro di sé, vuol dire anche non aver paura degli altri e dei loro giudizi perché uno si conosce.

giovedì 10 settembre 2009

Carità e debolezza

O Signore, quante volte mi ritrovo a mancare di carità. Eh sì, bisogna cambiare profondamente. Queste cadute mi fanno pensare sempre più spesso all'immensa misericordia di Dio. Tante volte, ancora troppo, sono come Pietro che alla parola del Signore tenta di camminare sulle acque. Agli inizi riesce ma poi quando si accorge che sta facendo una cosa straordinaria per la sua natura umana, ecco che comincia ad affondare... Non subito però. Per esperienza sappiamo invece che chi non sa nuotare cola a picco nel fondo del mare! Non affonda lentamente...
Così sono io...per i miei sbagli, sembro affondare lentamente, ma poi la mano di Gesù prende la mia e mi solleva. Sono come questi apostoli che nonostante abbiano condiviso tutto con Gesù, non hanno capito nulla. Eppure Gesù li amava, li mandava a predicare. Io ho capito mentalmente ciò che devo fare, ma devo calarlo nella pratica...Signore, aiutami ad avere più fede!

martedì 8 settembre 2009

Mi abbandono a Te...

Giornate intense, in preparazione dell'inizio della scuola...ma non solo...il Signore desidera da me un atto di abbandono totale: sento echeggiare nel mio cuore le stesse domande che Gesù rivolse a Pietro: "Mi ami tu?" Alla vigilia della professione perpetua, ricevo la nomina di insegnante di ruolo...Mi assumerebbero a tempo indeterminato. L'assunzione è là, un semplice foglio dove sono scritte alcune parole. Mi pare che Gesù stesso parli e mi dica attraverso la voce di una persona: "Non è cosa da poco un'assunzione a tempo indeterminato...La Madre Generale deve saperlo..." Quel foglio assume tanti significati per me. Mi passa di fronte allo sguardo della mente la mia vita come un film. E' vero, non sarei la prima suora della mia congregazione che lavora in una scuola comunale o statale...ma per me quel foglio significa molto di più, un qualcosa di più profondo... Sento echeggiare, appunto, la voce di Gesù nel mio cuore: "Mi ami tu?" Sembra che mi dia nuovamente l'opportunità di uno stile di vita diverso da quello che ho abbracciato. Ci vuole coraggio: rifiutare significa essere cancellati PER SEMPRE dalle graduatorie. Gesù vuole persone che lo scelgano lasciando le proprie sicurezze terrene, capaci davvero di rinuncia. Chiamo la madre, per me è un momento drammatico: mille interrogativi s'affollano alla mia mente. Lei non ha dubbi: "Non c'è nemmeno da chiederlo, la risposta l'hai già da te..."momento di silenzio "perché tu cosa vorresti fare?" "IL MIO PRIMO ED UNICO AMORE E' CRISTO!" Il mio è quasi un grido, una risposta definitiva al "mi ami tu". Sembra che mi domandi: "Anche tu vuoi andartene?" "No, dove posso andare: tu solo hai parole di vita!" I "no" che debbo pronunciare...che sarebbero dei sì a Cristo, sono proprio tre...per vari motivi.

Oh sì, da me ultimamente vuoi solo l'abbandono alla tua volontà; mi stai conducendo per strade erte, scoscese, ma non temo. Non sono le strade che percorrerei io, ma tu vuoi che abbandoni ogni mia certezza. Sto gridando il mio sì... Durante gli esercizi ho fatto un sogno particolare. Ho sognato un Crocifisso immenso che è diventato talmente grande da spaccare le pareti della stanza del mio "io". Le prove che mi stai presentando sono un piatto succulento per la mia anima...O Signore, solo tu sei il mio pastore...

lunedì 7 settembre 2009

Eccomi

Eccomi di nuovo qui...Periodo bellissimo, vissuto con intensità...Quando avrò più tempo vi racconterò qualcosa...Ciao!