martedì 31 marzo 2009

Grazie

Grazie per essere passata sul blog dei ragazzini, erano tutti entusiasti! Ciao!

lunedì 30 marzo 2009

Esplosione di caldo


E' davvero molto caldo. Il sole è riuscito a farsi strada tra le nuvole e nel pomeriggio ha cominciato a splendere in un cielo azzurro, insinuandosi tra le foglie verde smeraldo che scintillavano come se nel loro cuore custodissero dell'acqua raccolta dal cielo.

E' ricominciata una nuova settimana, l'ultima prima delle vacanze di Pasqua, e quindi anche gli impegni si sono addensati, anzi...oserei dire moltiplicati, visto che bisogna preparare i lavoretti. Il ritmo della scuola ad ogni modo, mi piace, le dà quel tocco di originalità e di diversità che non guasta...mi riempie le giornate a cui mette le ali! Nonostante le varie attività ho avuto tempo di girare tra i blog che seguo e mi ha colpito la frase sulla libertà che ha riportato Olimpia. Essa corrisponde a tanti miei ragionamenti. Stimo assai il valore della libertà, libertà ad ampio respiro, non solo come la intende il mondo. Una ridda di pensieri apparentemente confusa ha fatto ressa nel mio cuore, come la folla nell'ora di punta quando deve salire sulla metropolitana! Tutti però, avevano un determinato senso logico, un senso conduttore...

Oltre al senso comune di libertà, ho meditato su quella che fa gridare di gioia i martiri, pur essendo stati perseguitati, a coloro che consumarono il Calvario della loro malattia con il sorriso...

Ecco coloro che furono liberi dal loro passato per essere liberi nel presente e poter essere sempre e ovunque sé stessi, proiettandosi così nella vita eterna.

Nessun aguzzino può rendere nessuno schiavo o ledere la libertà di alcuno, anche se fosse il più spietato della terra. Solo il peccato toglie la libertà all'uomo di essere sé stesso.

Lo disse anche San Paolo: Chi ci separerà dal Tuo amore? La tribolazione? Forse il dolore? Ma di tutte queste cose noi siamo più che vincitori...

Riflessioni in libertà...


Assaporo centellinandoli questi momenti di pace, risalendo con entusiasmo la china, senza fiatone o mormorio di protesta, come se non fossi mai ruzzolata. Tutto sembra sorridere inebriandosi della luce del sole che riscalda il cuore. Voglio percorrere con più impegno la strada della mortificazione...

domenica 29 marzo 2009

Cadute

Mi capita sempre dopo un periodo positivo di cadere nella mia impulsività, soprattutto a causa della mia salute. Per me è un'umiliazione assai grande. Verrà però il giorno in cui riuscirò a superare pure questo difetto...anche se, vedendo a che punto sono ancora, sembra un'impresa titanica. Come ho detto proprio nel post precedente, non bisogna chiudere le porte alla provvidenza. Nulla è impossibile a Dio!
Cambiando totalmente discorso, i bambini della mia classe hanno aperto un blog. Se volete andate a visitarlo...Per ovvi motivi io non posso seguirlo...Ma voi...fateci un passo e commentate i loro posto...fate loro coraggio...L'indirizzo è: www.laterzaalamitica.blogspot.com !Ciao a tutti!

lunedì 23 marzo 2009

Aprile dolce dormire...


Aprile è ormai alle porte...La primavera è cominciata, nello splendore del sole, anche se l'aria è diventata fredda. Dicono che il freddo, inaspettato, è l'ultima coda dell'inverno. Con la primavera è calato su di me un torpore indefinibile, una stanchezza fisica sfiancante...Non posso dire la stessa cosa del mio spirito, arso piacevolmente da quella fame di cui ho già parlato, di Eucarestia e preghiera. Ho intitolato, per questo motivo, il suddetto post: "Aprile dolce dormire"... Considerando che questa domenica si cambierà l'orario, m'immagino già i retroscena...Aaaaaaaaaaahhhhhhhhhh!Domenica mi dovrò alzare alle 7...con un'ora di sonno in meno, saranno le 6!

domenica 22 marzo 2009

Una lettura piena di fede


Ieri, nonostante la fame così forte di Eucarestia, e il desiderio di preghiera, sono stata assalita da alcuni dubbi inerenti alla vita eterna. I miei pensieri sono incatenati ad essa in modo così saldo che avere la certezza della vita eterna diventa l'interrogativo più importante e determinante della mia esistenza. Tutto dipende da questa risposta. Uno non ha paura anche se deve soffrire, quando sa dove deve andare.

giovedì 19 marzo 2009

Apostolato vuol dire amare donandosi


L'apostolato è il desiderio profondo di far conoscere Cristo. L'ho sentito chiaramente una sera. Mi sentivo il cuore tanto ricolmo del suo amore che avrei voluto che anche altri lo conoscessero. Lo devo testimoniare certamente con la vita e non solo con le parole.

E' questo amore che riempie la mia vita donandole senso e gioia.

Sono con i ragazzi delle medie e nella mia mente si affollano innumerevoli pensieri senza un rigore logico, affastellandosi fra di loro. Ecco che una leggera ed indefinibile nostalgia tocca il mio cuore con la sua delicata carezza, rimandandolo al passato...

Ad essa sopraggiunge la gioia intensa del presente, suscitata dallo scintillio del sole, dagli alberi fioriti vestiti dello splendore primaverile. Ora basta con questi pensieri...Oggi festa del papà...auguri a tutti i papà del mondo!!!

mercoledì 18 marzo 2009

Carità


Di nuovo fame e sete d'Eucarestia dalle quali sgorga, come in una sorgente, quasi naturalmente, la preghiera salmodica: "O Dio, tu sei il mio Dio all'aurora ti cerco, di te ha sete l'anima mia, a te anela la mia terra come terra deserta, arida senz'acqua. Così nel santuario ti ho cercato per contemplare la tua potenza e la tua gloria..."

Ciò che sta avvenendo nella mia anima è solo grazia di Dio e mi lascia una grande pace e un desiderio di comunione con Dio così profondo che nulla può distogliermi dal dialogo che ho con lui.

In questo periodo si sta svolgendo la missione parrocchiale e ciò che mi ha colpito nei missionari è il grande Crocifisso che portano con sé. Tutto il messaggio cristiano si riassume in quel Crocifisso: Dio ti ama. La nostra mente non deve soffermarsi solo sul fatto che Gesù è morto per i nostri peccati ma che è morto per amore. Annunciare al mio fratello: "Cristo ti ama" diventa il centro del cristianesimo..."Voglio portare a tutti la gioia di Cristo risorto"..Cristo ci ama così come siamo, nonostante i nostri errori per quanto questi possano essere grandi. La consapevolezza di essere amati profondamente da Dio, porta a desiderare di annunciare agli altri la gioia e la pace che questo amore ha suscitato nei nostri cuori...Non, quindi, annunciare un atteggiamento morale ma l'amore.

Mi sono messa in discussione. Ho vagliato il mio atteggiamento con i bambini. A loro sono chiamata ad annunciare: "Dio ti ama e te lo voglio dimostrare con il mio amore." E nonostante il mio pregare continuo, il mio dialogo costante con Dio, ho proprio difficoltà nel mio apostolato: i bambini sono più nervosi con il cambio della stagione...Sì, stanno bravi, ma quanta fatica! Esco dalla classe che vedo doppio!

domenica 15 marzo 2009

La bellezza della musica


Che bella cosa è la musica! Essa tocca le corde più profonde del cuore ed esprime i sentimenti più reconditi, quelli che le parole non riescono ad esplicare. Esse sono le ali che innalzano l'animo verso l'infinità dell'azzurro del cielo. La musica aiuta a rientrare in sé stessi, a tuffarsi in quel passato che dà senso al presente, e rileggendola, si ci accorge che è una grande ed unica storia di salvezza...Tra le note si librano i pensieri tingendosi o di delicata gioia o di leggera malinconia...In un film le colonne sonore sono fondamentali...Sembrano esprimere i sentimenti degli attori...Apprezzo molto tra la musica profana il compositore Ennio Moricone...sono meravigliose!

sabato 14 marzo 2009

Ricordi


Un'altra giornata splendida: il sole brilla lucido nel cielo azzurro intenso. Pur essendo sabato, mi ricordo delle placide, ma in effetti un po' noiose domeniche della mia infanzia, inondate di un sole caldo e piacevole che entrava nel salotto dove giocavo, mentre le campane della parrocchia, sonavano lietamente annunciando la grande festa dell'Eucarestia.Oggi come allora, sono seduta presso la finestra, mentre il sole entra e si posa delicatamente sul tavolo su cui sto scrivendo, festeggiato dal canto di alcuni uccellini e dal suono lontano di una campana che annuncia la Santa Messa. Già nei sogni di stanotte ho dialogato con una parte del mio passato con gioia e un po' di nostalgia, desiderosa di confrontarmi con quello scorcio di vita che, simile ad un raggio di sole è entrato nel mio presente, un presente consapevole anche nel sogno, perché ho affermato convinta che mancava un solo anno alla professione perpetua. Di fronte a tale evento, ho commentato, sempre nel sogno, che per me non era importante"aver raggiunto il traguardo" ma l'aspetto più intrinseco di essa: la donazione a Dio. Sono emersa piacevolmente dalle nebbie rade e delicate di quel sogno e, vedendo che filtrava la luce attraverso i buchi della tapparella, mi sono domandata che ore fossero...O Dio! Erano già le 6.30 ed io dovevo essere in chiesa alle 6.45!Non mi era mai accaduto di dimenticare di puntare la sveglia, ma il buon angelo Custode mi ha svegliato in tempo. Velocissima, mi sono preparata e sono arrivata in tempo. Là in cappella, vari ricordi, ancora più lontani, hanno sfiorato la mia mente, come il gabbiano fende, libero, l'azzurro del cielo. Ho visto Carro, il paese dove mi ero recata ancora adolescente, con il gruppo della chiesa di S.A. Ed ancora C. , tra le montagne, in pieno gennaio, con quel trenino che s'inerpicava tra i paesi pittoreschi della montagna.


Ricordi piacevoli che aiutano a comprendere quanto sia cara e preziosa la vita, anche se talvolta è dura e faticosa...Poi questa delicata marea che lambito silente la mia mente, si è ritirata lasciandomi la gioia di incontrarmi con Gesù Eucarestia.


Ho domandato al Signore la grazia di non perdere mai più la Santa Messa. Che grazia enorme poterlo ricevere! Mi ha sfiorato nuovamente il desiderio di andare in Vaticano...ed anche quello di amare più profondamente e veridicamente il prossimo, a cominciare dalle mie consorelle, consapevole di non amarle come dovrei e come mi sprona l'amore di Dio.

venerdì 13 marzo 2009

Coloro che non hanno più voce


Le parole hanno un'importanza fondamentale e bisognerebbe pensare prima di pronunciarne una. Esse possono ridonare speranza e vita all'uomo, possono decidere le sorti di un'intero popolo, se pronunciate dai capi delle nazioni. Purtroppo il loro valore dipende anche da chi le pronuncia. se è un uomo potente, a capo di una nazione, le parole prendono corpo e diventano concrete ma il grido di colui che è perseguitato e persino il suo sangue, non viene ascoltato da nessuno. L'ambizione dei capi delle nazioni porta alla guerra e all'eccidio di innocenti. Quante guerre bagnano di sangue intere nazioni! E nonostante il sangue dei bambini irrori la terra, nessuno alza un dito per interrompere i crimini che si compiono sotto la pomposa espressione "autodifesa"...o difendendosi dietro al schermata della guerra e quindi dichiarando che tutto è lecito.

Le parole e il grido di questi bambini volano, si chiudono in una tomba silenziosa mentre scrivono una storia assurda da cui nessuno imparerà e che si ripeterà fino alla fine dei tempi. I perseguitati non possiedono voce. E le nostre parole pronunciate per loro, non mutano la loro sorte. I potenti, arsi dall'odio, continueranno a gettare le loro bombe dilaniando persone, seminando morte, distruzione e pianto.

La tragedia di alcuni popoli che, nel corso della storia, hanno subito un genocidio, non ha insegnato nulla: gli ebrei e con loro tante altre persone, nel periodo nazista; gli Armeni che a più riprese, hanno dovuto subire eccidi da parte dei Turchi; milioni di persone scomparse nei famosi, ma ancora non condannati "gulag", i cui campi di sterminio tedeschi, in confronto, sono alberghi a quattro stelle; i Curdi, perseguitati e sterminati dagli Iraqueni; le varie guerre fratricide nel cuore dell'Africa e tanti altri che ancora non conosciamo....

Siamo abituati ormai ad ascoltare di attacchi sferrati da un popolo contro un altro e non pensiamo che tanti bambini rimarranno, se tutto va bene, senza un braccio o con la carne dilaniata o le cui vite verranno stroncate in modo violento.

Mi domando con tutto il cuore perché coloro che hanno la vigliaccheria (perché coraggio non è) di compiere queste atrocità, si chiamino ancora uomini...

giovedì 12 marzo 2009

Tempo di primavera...nostalgia


Tutto in fiore, gli alberi, i prati...Il cielo azzurro intenso sembra un velo posato sugli alberi verde smeraldo, sui grigi palazzi...Di tanto in tanto s'incupisce, s'ammanta di bianco che fa risaltare l'azzurro che s'illumina vicino all'oro del sole. E' quasi primavera e sento il mio cuore invaso dalla pace. Gli uccellini che cantano, salutano la luce del sole che nasce.

La rinascita della natura mi suscita una certa nostalgia nel cuore, di qualcosa di indefinibile, di qualcosa di inesplicabile ed ineffabile.

Rivedo G con i suoi colori, con il suo mare brillante che il sole colora di rosso mentre si corica sulla linea dell'orizzonte e si nasconde ammiccando tra i flutti del mare. Alla carezza della sua mano tutto si risveglia. L'aria è satura dei profumi primaverili, che si espandono emanando la loro delicata fragranza...

domenica 8 marzo 2009

Maria e la mia vocazione

Da quando sono entrata nella mia congregazione, non ho più fatto questi sogni particolari, pur desiderando vederla ancora una volta. Mi ha accompagnato lungo questo cammino molto difficile e poi è tornata a brillare davanti agli occhi invisibili della mia anima. Per questo "temo" di andare in Purgatorio: Dio mi ha donato tanto (almeno...se è vero, già solo, in ogni modo, con la vocazione), ma io ho spesso dubbi, sono egoista, mi lascio dominare dall'impulsività e talvolta manco di carità e sono convinta che essere veramente povera, umile, caritatevole è molto importante che avere tutte le visioni del mondo...delle quali comunque, non si sa perché, rimane un dubbio profondo. Si pensa che non sia vero perché si è pieni di difetti e che ciò sia stato possibile solo se si considera la grande misericordia e umiltà della Madonna. Non so se ho sbagliato a raccontare tutto questo, se così fosse, ditelo pure apertamente. E mi ricordo, soprattutto oggi, i pellegrinaggi a piedi della Madonna della Guardia, l'atmosfera profonda, piena di preghiera e di fede...Sono stati momenti molto belli e irripetibili...

Alcune esperienze particolari

Prima di raccontare questi episodi molto personali, ho riflettuto e pregato perché ciò fosse volontà di Dio. Sono esperienze particolari riguardo al soprannaturale che forse possono animare chi per caso le legge. Certo, è da valutare se esse siano un semplice sogno oppure addirittura un inganno del demonio, ma, poiché non baso tutta la mia spiritualità su queste, ma sulla fatica dell'ascesa quotidiana, ho deciso di raccontare liberamente questi fatti.
Come avevo detto in un altro post tempo fa, durante l'adolescenza, mi sono allontanata molto dalla fede, o meglio, dall'istituzione della Chiesa. Il mio rapporto con Dio era molto burrascoso, comunque basato su un dialogo continuo che rasentava talvolta il litigio. In questo periodo, Dio ha preparato il mio cuore a spiccare il salto della donazione di sé. Amavo riflettere ed immergermi nella pace della natura attraverso la quale scorgevo i lineamenti del Creatore. Quando avevo tempo, avevo l'abitudine di passeggiare per i monti o presso il mare per continuare indisturbata quel dialogo con il Dio che instancabilmente cercavo, ma che ancora non conoscevo. Una notte, durante un periodo di assoluta tranquillità, feci un sogno particolare. Mi vidi in un'aula ed io piangevo fortemente con il volto nascosto, appoggiata ad un banco. E in quel pianto pregavo: "Dio, portami via di qui!" Sentii una voce ed alzai il mio capo, avevo il viso inondato di lacrime: "Sì, figlia, ti porterò presto con me. Tu sarai sempre con me." Mi svegliai perplessa, perché il mio stato d'animo in quel periodo era sereno. Non ci pensai più, ma dopo due giorni, risognai una cosa particolare. Mi rividi nella stessa aula, in pianto dirotto. E da quel pianto uscirono nuovamente queste parole: "Mi avevi detto che mi avresti portato via con te, ed invece sono ancora qui! Tu non mi ascolti!" Ad un certo punto smisi di piangere perché mi stupii molto della visione seguente: ad un certo punto entrò Gesù vestito di rosso con un mantello azzurro e si fermò di fronte a me. Non scorderò mai le parole che mi rivolse in quell'attimo: "Figlia, io ti ho ascoltato" e mi mise una mano sulla spalla "Tu sarai con me per sempre!".

A quei tempi non sentivo certo la vocazione alla vita religiosa, ed interpretai le sue parole pensando che in realtà sarei morta. Ricordo che ne parlai con una persona a me cara che mi faceva un po' da guida spirituale e che mi rispose che forse Lui non intendeva la morte. A quei tempi, vi assicuro, (avevo 17 anni), pensavo al matrimonio, ed ero quasi convinta che Lui intendesse davvero la morte.

Non pensai più al sogno. Passò il tempo, intanto presi coscienza della mia vocazione. Ero molto ignorante in materia di fede. La mia fede si basava sul dialogo con Dio, sulla partecipazione alla Santa Messa e ai Sacramenti. Non pregavo mai la Madonna.

Iniziai un'esperienza di volontariato nel Piccolo Cottolengo di Ge, voluta principalmente dal mio Parroco, in quanto, disse poi, voleva mettermi alla prova, avendogli io raccontato che il Signore mi chiamava forse a servire i poveri. Il Piccolo Cottolengo è un'opera fondata da un sacerdote, don Luigi Orione, che offrì la sua vita a soccorrere qualsiasi povertà umana. Conobbi così questo santo che aveva una grande fede nella Madonna, la mia Madonna, quella della Guardia, e che attraverso Lei, otteneva grazie straordinarie. Mi domandai chi era la Madonna ed una sera, leggendo la vita di don Orione, sentii il desiderio fortissimo di vedere la Madonna, di conoscerla...e ne chiesi la grazia a questo Santo, visto che lui l'amava così tanto,assieme a quella di potermi consacrare a Dio. Mi addormentai normalmente. Dormivo nella stessa stanza con mia sorella e quindi lei ha potuto testimoniare che ero "sveglia". Durante la notte, fui svegliata da qualcuno che mi tirava del sale, mi pare. Mi sedetti sul letto ed il mio sguardo fu attirato da un puntino assai luminoso, posto nell'angolo della stanza. Questo puntino divenne sempre più grande e finalmente vidi una donna, senza velo, giovane, bellissima, con i piedi nudi e le mani e lo sguardo rivolti al cielo. Era vestita di blu con un mantello azzurro. Dalle sue manine usciva un cono luminoso che si perdeva nell'immenso e sembrava aver cancellato le mura della casa. Provai una felicità immensa, ma non la riconobbi, il mio sguardo non riusciva a distogliersi da Lei. Ad un tratto la riconobbi ed esclamai: "Ma è Maria!" E la chiamai ripetutamente. Allora Lei abbassò lo sguardo e mi guardò intensamente con uno sguardo penetrante, giunse le mani e mi sorrise. Aveva una specie di corona di spine sul capo e alcune stelle le facevano da raggiera. La Madonna che la mia congregazione venera e di cui prende anche il nome, è quella dell'Addolorata....Ma io sto parlando di 12 anni fa e la mia vocazione subì tante prove disseminate veramente, di queste visioni che mi diedero un coraggio immenso. Solo adesso riconosco nel suo capo coronato di spine, la Madonna della mia congregazione che conobbi quasi dieci anni dopo.

In ogni modo, ritornando a quella notte, svegliai mia sorella perché dissi realmente il nome della Madonna ed aprii gli occhi, e mi ritrovai seduta sul letto come nel sogno.

Da quella sera m'ingegnai a pregare il Rosario e fu la benedizione della mia vita.

sabato 7 marzo 2009

Grazie che a me sembrano miracoli

Ci sono cose che si vorrebbero cambiare, soprattutto di sé, per vivere più in armonia. A volte il nostro rapporto con noi stessi si riflette sugli altri.
Ci stiamo addentrando sempre di più nel cammino quaresimale. Il deserto cristiano è il luogo di purificazione, ma anche d'incontro con Dio nella preghiera. Paradossalmente, però, esso ci proietta in una dimensione orizzontale verso i fratelli.
Il deserto cristiano non ci proietta nella solitudine, ma, attraverso l'incontro con Dio Padre, passando anche attraverso le tentazioni del proprio egoismo, ci spinge a donarci totalmente, ad affidargli il nostro cuore e le sue profondità. Chi incontra Dio non può tacere il Suo amore, sente l'esigenza di annunciarlo.
Anch'io mi sto inoltrando in questo deserto, arsa dalla sete di Dio e scopro dentro il mio cuore infinite miserie che quasi mi vergogno di esse. Nonostante ciò, vedo, inoltre, le positività e il lavoro silenzioso, senza strepito, che Gesù ha compiuto in me. Mi ero trovata di fronte ad alcuni difetti che, sinceramente, pensavo di non riuscire a superare mai ed invece, ecco che quando meno me lo aspettavo, Lui ha compiuto il lavoro in un attimo. Il mio cuore è certo ricolmo di riconoscenza. Non può essere altrimenti! Allora devo inoltrarmi con ancora più fiducia nel deserto quaresimale, convinta di non essere sola a combattere. L'ascesa non deve essere egoista ma deve avvenire perché si desidera compiere la sua volontà. Talvolta il cammino mi sembra così erto, che mi pare di scendere più che di salire. Quante volte ruzzolo giù e mi sembra di precipitare nell'oscurità del burrone sottostante! Mi sorprende la paura del purgatorio: Dio mi ha dato tanto ed io non ho saputo rispondere totalmente ai suoi appelli, mi sono rotolata nel mio egoismo e nel mio io come se fosse l'acqua da me desiderata. E il mio pensiero va soprattutto a Maria, la Madonna....

Primavera...


I raggi del sole, lucido, si rincorrono per la china della collina, lambendola con il loro calore e la loro luce. E' quasi primavera...Gli alberi si sono rivestiti di fiori delicati simili a piccoli batuffoli di cotone sospesi ai rami ancora irrigiditi dai rigori invernali. Tuttavia si diffonde una pace immensa che copre come un manto la natura, leggera, delicata. Ancora una volta sarà primavera...

lunedì 2 marzo 2009

Il mio sposo


Imprimi nel mio cuore l'effigie del tuo volto...e come sono entrata nel deserto, io grido la mia arsura: "Ha sete di te, l'anima mia"

La mia storia d'amore e di salvezza ha brillato sulla bianca spuma del mare, nelle piccole gocce che lambivano gli scogli...ha giocato con l'impeto del mare e il grigiore delle nubi.

E tu, Dio, hai urlato il mio nome tra le onde e il vento che si scagliava sui rami dei pini dagli ombrelli ampi.

Il tuo volto ha brillato ancor più fortemente e vividamente nella luce dorata della chiesa di M. C. Ritorna all'amore di un tempo...

Vivere la croce fino in fondo

"Solo in Dio riposa l'anima mia, da Lui la mia salvezza. Lui è solo è mia rupe e mia salvezza, mia roccia di difesa: non potrò vacillare." Sl 61
Dio è davvero una roccia di salvezza in mezzo alla tempesta nel deserto del mio cuore, un punto fermo nella mia vita.

"Ecco, l'attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore. Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nella benevolenza e nell'amore, ti fidanzerò con me nella fedeltà e tu conoscerai il Signore" Os 2,16 - 21,22

Fino in fondo con te sulla Croce...Sulla Croce non ci vogliono più parole, ma sguardi e silenzi...

Grazie Papà.


Silenzio...Il mare dei ricordi s'infrange sugli scogli della mia vita, mentre la volta notturna scintillante di stelle, ammicca ridente e s'immerge nella densità del silenzio. Divento piccola, tutto ad un tratto e gioco mollemente con un pallone, sola. Conto i palleggi, uno dopo l'altro. Il pallone rimbalza sul mio piede coperto dalla mia fedele scarpa da ginnastica. Poi, ecco che dal buio della cucina, spunta mio papà: il maschietto che lui desiderava e che è in realtà una femminuccia che ama indossare la candida divisa da marinaio del padre, ha imparato a maneggiare il pallone. Adesso diventiamo due a maneggiare il pallone. Sotto la sua guida e per interminabili palleggi, imparo a stoppare il pallone, a calciarlo facendo delle evoluzioni aeree che fanno pensare a papà che ha comunque ottenuto il maschietto che desiderava.

Tutto poi scompare. Vedo l'oro del sole accarezzare le onde dolci del mare e baluginare nel verde delle foglie che sembrano prendere vita, accendersi di una tranquilla pace. Cammino accanto a mio padre mentre nello specchio del porto, alcune navi avanzano lentamente, avvolte da una quiete profonda, finalmente giunte alla loro meta. Ed anch'io, a quel marinaio con la nostalgia del mare dipinta nello sguardo che segue le navi entrare nel porto, parlo della meta che il mio cuore vorrebbe raggiungere nella donazione di me stessa a Dio. "La tua felicità è la mia"

Lo rivedo mentre mi stringe a sé nei momenti difficili della mia vita, mescolare le sue lacrime alle mie, il petto scosso dai singhiozzi allo stesso ritmo del mio. "Non fare così"

Non hai mai pianto, papà, durante la tua vita, se non per me e con me. Sono queste sole le lacrime che ho visto brillare nei tuoi occhi ed adesso che stai faticosamente salendo il Calvario, i tuoi pensieri sono tutti rivolti a me.

Grazie di cuore, per tutto ciò che hai fatto per me, vorrei solo donarti un po' di gioia e salute in cambio del bene che mi hai fatto. E per quel gioco beffardo del "destino", Dio ci ha unito anche nella croce da portare, la stessa. Tuttavia, penso che la tua croce purifichi il tuo cuore e spero sia per te la luce del tuo cammino.

domenica 1 marzo 2009

Il caso



Il tempo scivola dalle mie mani, repentinamente, come un fantasma scompare di fronte al mio sguardo. Già l'ultimo di febbraio si è dileguato veloce. Febbraio è stato un lampo che ha rischiarato il cielo del tempo.
Stanotte la mia stanza era piena solo del silenzio ovattato della notte: appena passata la mezzanotte, il telefonino squilla, sembra lamentarsi per aver spezzato la quiete notturna. Il mio cuore si ferma, penso subito a papà ma poi prevale il pensiero che sia un sms promozionale. Mi sbaglio, come d'altronde si è sbagliato chi ha mandato il messaggio, una mia consorella che dice: "cammina sicura sui passi di Gesù, lui ti prenderà per mano e nel suo cuore troverai le risposte che attendi".
Le mie domande più frequenti, in questo periodo difficile, sono sulla morte, sulla vita eterna. Ci si aggrappa con tutte le forze a quella briciola di fede che si possiede, perché ti accorgi che l'uomo non può far nulla, quando il Signore permette certe croci. E poi ho meditato tanto sulla croce e sui vari tipi di croce...e sulla morte...