mercoledì 13 gennaio 2010

Pregare per le anime del Purgatorio

Ogni istante di questa vita è un riflesso dell'eternità. La porta per entrare nella vita eterna, è proprio il credere che Gesù è il Signore. Vivere di Lui è la vita eterna. Di fronte alla mentalità odierna anche di taluni cattolici, tremo. Bisogna vivere e credere fermamente nella misericordia di Dio ed è venuto sulla terra esclusivamente con lo scopo di salvarci. Non desidera che nessuno vada all'inferno o al Purgatorio, ma, purtroppo, è verità di fede che esiste l'inferno....Esiste anche un Purgatorio dove le anime si purificano in vista della visione completa di Dio. L'inferno esiste...eccome! E purtroppo non è nemmeno vuoto! Se non volete salvare le anime vostre per amore, salvatele per timore del castigo eterno! Dobbiamo pregare per tutte le anime, sia buone che cattive, perché il giudizio divino differisce di molto da quello umano che, paradossalmente, in taluni casi, è meno rigoroso di quello divino! Quante volte un'anima del Purgatorio si è presentata affermando di non aver ottenuto più suffragi perché, erroneamente, è stata collocata già in Paradiso! O è successo il contrario: che tate anime perché non praticanti, sono state collocate umanamente nel più profondo del Purgatorio, mentre sono apparse dicendo di essere alle soglie del Paradiso!.
Pregare ed offrire piccoli sacrifici per le anime purganti...Non pensare al loro tormento sarebbe un errore grave! Pensare che il Purgatorio sia una cosa piacevole è ancora più sbagliato. Il Purgatorio e la sua sofferenza sono più duri della vita e della sofferenza di questo mondo. A volte rabbrividisco pensando alla "semplice" privazione della visione di Dio...Sento nel mio cuore una forte fame di Dio, di ricevere l'Eucarestia...Non posso esserne privata anche se il motivo è improrogabile e non dipende da me. Sento spasimare la mia anima dal desiderio di incontrare Dio. E' come se fosse un fuoco interiore...E a volte penso che questo desiderio debba essere più moderato. E' una sofferenza profonda quella delle anime che noi dobbiamo alleviare per loro perché loro non possono più intercedere per se stesse.

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