venerdì 8 gennaio 2010

Dialogo

Ascolta, anima mia, lo sciabordio delle onde del mare, sulla sottile sabbia del mare. Leggero, delicato e soave accarezza il tuo udito e culla i tuoi pensieri che brillano come bianche stelle. Hai desiderato prenderli, stringerli dentro il tuo pugno ma ti sei accorta che sono come lucciole che fuggono, appena apri la mano. Le segui con il tuo sguardo mentre si tuffano nell'azzurro del cielo, verso l'infinito ma si confondono, inghiottite dal buio della notte...Ma lo sai...Hai paura della notte, quel velo scuro come l'inchiostro che, come una ghigliottina, si lancia spasmodico sulle fronde degli alberi, sull'acqua dei torrenti e dei laghi e sembra volerti stringere alla gola, mozzarti il respiro per vederti affogare nella sua vischiosità.
Ma ti voglio parlare della notte che tanto ti spaventa. Anch'essa ha il suo fascino, i suoi vantaggi. Il silenzio che cala con la sua pace e ti fa pensare all'eternità di Dio e della tua vita, ti racconta i segreti dell'Amore, quello vero che Gesù ha insegnato. Il buio della notte è solcato dalla lama d'argento della luna, una luce che non ferisce la vista...ed il mare, il cui cuore diventa fosforescente e brulica di vita...Ascolta ancora lo sciabordio delle onde, lasciati cullare da esse. Vuoi sapere da dove nascono i tuoi pensieri...e ti ritrovi stupita e trattieni il fiato perché il cuore di questi si è nascosto, è celato al tuo sguardo e affondi le mani in questa bruma alla ricerca della loro essenza e ancora ti ritrovi in quel mare che tutto ad un tratto, sferzato dal vento, è agitato dalla tempesta e le onde, alte e violente, s'infrangono sugli scogli. Quando la lama della luce del sole taglia l'aria dei tuoi pensieri, ti accorgi che in essa danza il pulviscolo, rado, sottile e, come nebbia, si dirada, svanendo...

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