martedì 12 gennaio 2010

Maria...

Non conoscevo affatto la Madonna e domandai a don Orione la grazia di conoscerla...Ma io non intendevo nei termini in cui si svolse il fatto durante la notte.
Erano circa le 2.30 di notte ed io sono entrata in un particolare stato di dormiveglia. Vidi un puntino luminoso che diventò sempre più grande . Ecco che apparve una giovane donna con le mani e gli occhi rivolti al cielo, i piedi nudi. Dalle mani partiva un cono di luce che "spaccava" le pareti della stanza. Era così bella...ma non la riconobbi subito. In un secondo tempo mi si aprirono gli occhi ed esclamai: "Ma è Maria...!" Allora vidi il suo viso, mi sorrise e giunse le mani in atteggiamento di preghiera. Mi "svegliai" seduta sul letto, mentre mia sorella mi domandava cosa era accaduto e cosa volevo, visto che avevo pronunciato quella frase ad alta voce. La mattina sentii una gioia unica nel mio cuore, esplosiva...e sentii l'esigenza di testimoniare che la Madonna esisteva...
La possibile morte di mio padre mi fa ricordare anche questo "sogno" molto più recente. Mi ritrovai di fronte ad una porta di bronzo che si aprì. Varcata la soglia vidi una salita di nuvole ma una voce mi disse che non potevo proseguire ancora il mio cammino...che non potevo salire ancora...perché non mi era ancora concesso, ma che poteva venirmi incontro un'anima e parlarmi. Questa mi domandò per quale motivo pensassi sempre all'eternità e commentò che ci pensavo troppo. So di aver risposto che non era in mio potere non pensarci. A questa risposta, l'anima, vestita di bianco, e che in realtà non riconobbi subito, mi rispose che non avrei dovuto attendere molto per entrare nella vita eterna.
E' vero, per il cristiano la morte è il dies natalis, il giorno di nascita della propria anima, ma questo passaggio è duro, è quella porta stretta da cui si deve passare per entrare nella vera vita.

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