venerdì 23 gennaio 2009

Ecco un altro lume interiore...

Ed ecco...ieri pomeriggio entro in aula...Ho dovuto accettare l'obbedienza di ritornare da quelli grandi...Molto più leggero come orario e più adatto alla mia salute ma, stare con la propria classe, poter spiegare nuovamente i compiti, in una parola seguirli di più in modo che apprendano maggiormente le cose, portino via i libri dei compiti ancora da svolgere, ti fa sentire più sicuro e il lavoro che si è fatto al mattino con loro, rende di più... Il bicchiere si è colmato quando ho lasciato un attimo i grandi per prendere un libro nell'aula dei piccoli e li ho visti chiacchierare tranquillamente mentre la supplente stava lavorando al computer. Non sono intervenuta perché avevo fretta di raggiungere i ragazzi che, liberi dalla sorveglianza, avrebbero parlato dimenticando i compiti, proprio come stavano facendo i piccoli. Ho lasciato i piccoli di "malavoglia" e per obbedienza e li vedo trascurati, lasciati a sé...
Ho un forte desiderio di parlarne con la direttrice che è una mia consorella, ma poi ecco che si accende dentro il mio cuore un lume... Come ho detto sto rileggendo la Bibbia dall'inizio. Rivedo la figura di Davide, inginocchiata di fronte al Signore, che domanda: "Signore, posso compiere quest'azione?"
Il suo interrogativo echeggia nel mio cuore e diventa silenziosa attesa. Quante stupidaggini farei con la mia impulsività...o faccio...
Impara, anima mia, che prima di fare una cosa, le ginocchia si devono piegare.

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