lunedì 11 maggio 2009

Riflessioni sulla morte


E' morta una mia consorella. Sono andata a vederla: era stesa nella sua bara con il rosario tra le mani. Il viso era disteso, lei era bella e sembrava quasi ringiovanita. La rividi piena di vita, con gli occhi azzurri pieni gioia. Quel giorno mi domandò preghiere per una sua intenzione. La rivedo illuminata dalla felicità con il suo grazie sulle labbra perché aveva ottenuto ciò che aveva domandato a Dio. Ed eccola nella sua bara, sembra solo dormire. Mi pare che abbia le gote leggermente colorite...Mi salta persino in mente una domanda: è morta davvero? Tocco le mani ormai esangui, sono fredde e diafane. Quel freddo che sento mi urta: non è la prima volta che tocco una morta, ma l'impressione è dovuta al fatto che un anno fa avevo toccato quella stessa mano ed era calda...e piena di vita. Oh Signore, insegnaci a contare i nostri giorni!

Di sera sono andata nuovamente a Messa in parrocchia e, dopo aver ricevuto l'Eucarestia, ho sentito la gioia profonda di essere consacrata. Certo, ancora non ho adempiuto i miei voti in modo totale, ma, comunque, sono in cammino...

2 commenti:

Angel ha detto...

Per chi muore in Cristo non c'è paura della morte. Anzi la morte ci permette di raggiungerLo, quindi in un certo senso è anche benevola. Si ha paura della morte quando si sente di non essere pronti oppure quando non si crede in Gesù o in Dio. Infatti per un non credente la morte rappresenta la fine di tutto mentre per un credente essa rappresenta solo l'inizio. Un saluto e auguri per il tuo cammino

Semiur ha detto...

Non sapevo fossi una consacrata.
Ringraziamo Dio per il Suo Amore.
Daniela