Rivedo il mare ingoiato dal buio della notte mentre la lanterna getta i suoi fili d'argento e dorati come nastri di sogni inseguiti da tempo da chi ha guardato lo stesso mare. Si rincorrono le malinconie e i sogni, impalpabili e senza ancora un nome, tra le note di una musica che trasporta il mio cuore lontano, anelante d'infinito e di qualcosa di grande. La gente frettolosa cammina per le strade, afferrata dal buio scuro come l'inchiostro. Anche lei rincorre i suoi sogni, chissà,mi chiedevo, se si domanda dove andiamo e cosa ne sarà di noi... Che, insomma, tutto questo affannarsi, cosa serve...quando ci affanniamo alla ricerca di qualcosa di grande rincorrendo i nostri sogni che rimangono illusioni...Diciassette anni, avevo diciassette anni quando il mio sguardo, cullato dalle dolci note, accarezzava il buio del mare... No, questa vita, non basta...per donare tutta la gioia di cui è ricolmo il cuore, voglio vivere eternamente...In via del Campo le note, le parole tristi, accorate di De André che con toni crudi, a tratti un po' volgari, rappresentavano la realtà sociale di Genova...No, a questa realtà non ci stavo proprio...Ma ancora, come Eros definì in una musica che accompagnò la mia esistenza, quella era musica per me, faceva parte di me...Così come quelle strade che videro e possono raccontare, se potessero, i miei sogni...Ama e dentro il tuo cuore ci sarà un piccolo frammento dell'infinito di Dio, un piccolo specchio che rifletterà l'azzurro del cielo. Entra nella cella del tuo cuore e immergiti nel suo silenzio...Ascolta, parla il tuo Maestro! Colui che creò le imponenti montagne e il mare immenso...
mercoledì 9 dicembre 2009
La musica del mio cuore
Rivedo il mare ingoiato dal buio della notte mentre la lanterna getta i suoi fili d'argento e dorati come nastri di sogni inseguiti da tempo da chi ha guardato lo stesso mare. Si rincorrono le malinconie e i sogni, impalpabili e senza ancora un nome, tra le note di una musica che trasporta il mio cuore lontano, anelante d'infinito e di qualcosa di grande. La gente frettolosa cammina per le strade, afferrata dal buio scuro come l'inchiostro. Anche lei rincorre i suoi sogni, chissà,mi chiedevo, se si domanda dove andiamo e cosa ne sarà di noi... Che, insomma, tutto questo affannarsi, cosa serve...quando ci affanniamo alla ricerca di qualcosa di grande rincorrendo i nostri sogni che rimangono illusioni...Diciassette anni, avevo diciassette anni quando il mio sguardo, cullato dalle dolci note, accarezzava il buio del mare... No, questa vita, non basta...per donare tutta la gioia di cui è ricolmo il cuore, voglio vivere eternamente...In via del Campo le note, le parole tristi, accorate di De André che con toni crudi, a tratti un po' volgari, rappresentavano la realtà sociale di Genova...No, a questa realtà non ci stavo proprio...Ma ancora, come Eros definì in una musica che accompagnò la mia esistenza, quella era musica per me, faceva parte di me...Così come quelle strade che videro e possono raccontare, se potessero, i miei sogni...
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