mercoledì 29 dicembre 2010

Come in un film

Nei momenti in cui l'anima si ritrova nel silenzio e nella solitudine assoluti del suo deserto interiore, si rende conto della sua condizione umana in modo consapevole e lucido. Essa vede ciò che sarà del suo corpo con una lucidità sconvolgente. Allora la paura l'assale, comprende di essere davanti ad un mistero più grande di lei. Sente il silenzio e la solitudine del suo deserto interiore, nota con intenso dolore la sua aridità. Sa di aver toccato la freschezza e il biancore della neve che scintilla al sole. Adesso si ritrova nel suo deserto assoluto, assetata ed affamata con la nostalgia struggente di quel paradiso che le sembrava di avere in pugno ma che le è sfuggito come sabbia al vento, attraverso le sue dita intorpidite. Getta uno sguardo con una sorta di disperazione verso quel cielo che ormai sembra talmente lontano da rivestire la certezza dell'irraggiungibilità. Vede il corpo che aveva abitato simile ad un fantoccio privo di vita soggetto alla corruttibilità, affogato sotto un mare di terra, quindi guarda la sua vita come se fosse un film. Rivede con nostalgia struggente e nello stesso tempo un dolore indefinibile, alcune scene della sua vita che vorrebbe mutare. Rivede con sofferenza rinnovata, gli scherni di chi in realtà ha fatto gli stessi suoi sbagli, ma si compiace di burlarsi dei suoi, tanto per credersi più santa. Scene di vita sofferte, travolte dall'onda della sofferenza si susseguono al suo sguardo, mentre trattiene il fiato rendendosi conto di alcuni sbagli stupidi dovuti troppo spesso alla sua mancanza di fede. Rivede come essa sia stata tentata dal demonio, con mosse astute e pericolose.Si dibatte, l'anima, nella sensazione di essere travolta dalle tempeste, dall'ardore della sofferenza. Poi, tutto ad un tratto, proprio quando le sembrava di non avere più speranza, ecco che Dio le offre il Suo aiuto che, appena un attimo prima le pareva impossibile...

1 commento:

monteamaro ha detto...

Ho letto il tutto con un pò di malinconia, ma il finale del post mi ha rinfrancato.
Hai ragione cara amica, al contrario di noi, infine Dio non ci dimentica...Grande!
Rivedersi bambini riempie di tenerezza, rivivere per un attimo il senso di ingenuità e di innocenza, è tlmente bello...
Naturalmente auguri anche a te, che sia il prossimo, un anno buono.