domenica 26 giugno 2011

Shalom...La pace innanzitutto

Dopo la Resurrezione, Gesù apparve ai suoi discepoli annunciando la Pace: "Shalom".Gli orientali davano molta più importanza al valore delle parole rispetto agli occidentali, basti ricordare un detto latino: "Verba volant, scripta manent". Per gli orientali il saluto "shalom" indicava la pienezza, la totalità, non era solamente un annunciare la pace, la tranquillità. Ma, come sempre, Gesù è imprevedibile. In un'altra parte del Vangelo Gesù commenta: "Vi lascio la pace, vi do la mia pace, non come la dà il mondo, io la do a voi". La pace non è solamente un'assenza di guerra e, quindi, una tranquillità esteriore, deve essere qualcosa di più radicato nel proprio cuore: la pace esterna conta fino ad un certo punto. Infatti, in un ulteriore passo del Vangelo, Gesù afferma che i cristiani saranno perseguitati, anzi che verrà il momento che, chiunque perseguiterà i cristiani, penseranno di rendere culto a Dio. Vale per le persecuzioni iniziali della Chiesa, ma è valido tutt'ora. Quindi la pace senza Dio non è altro che un'assenza di guerra, un "cessate le ostilità" tanto per sopravvivere . La pace di Dio è un'altra ed è la pace dell'amore, la pace dello Spirito Santo.

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