Ama e dentro il tuo cuore ci sarà un piccolo frammento dell'infinito di Dio, un piccolo specchio che rifletterà l'azzurro del cielo. Entra nella cella del tuo cuore e immergiti nel suo silenzio...Ascolta, parla il tuo Maestro! Colui che creò le imponenti montagne e il mare immenso...
mercoledì 28 luglio 2010
domenica 25 luglio 2010
Ascoltare
sabato 24 luglio 2010
Incertezze
Incertezze, davvero grandi. Il fatto sconcerta, disorienta, perché grave, interroga e forse suscita anche un po’ di rabbia che può influenzare il giudizio personale . Ma c’è un limite che non si può varcare. Un limite che fa comprendere sempre meglio che non si può entrare dentro la coscienza di una persona, non si può valutare né giudicare la persona. Questo vale per tutti coloro che hanno sbagliato, qualunque sia la loro colpa. Quel limite non può essere superato da nessuno se non da Dio solo.
Stasera mi ha colpito molto l’atteggiamento della mamma di quella ragazza uccisa dall’ex ragazzo trentenne. Lei aveva solo sedici anni. La mamma, intervistata, ha risposto che aveva già perdonato l’assassino e ha commentato che il non perdonarlo, non le avrebbe restituito la figlia. È un atteggiamento eroico. Il legame tra la madre e la vittima era indiscutibile e aver saputo perdonare l’assassino è davvero eroico. Questo ci esorta a non giudicare mai il peccatore, anche se ciò che esso ha fatto, ci sconcerta e disorienta, fino a chiederci fin dove può arrivare l’uomo, dov’è il confine tra sbaglio e responsabilità, dovere e malattia, errore non intenzionale e fatalità.
Dialogare con Dio...
venerdì 23 luglio 2010
Emozioni, quelle sconosciute

giovedì 22 luglio 2010
Il silenzio di Dio
Nel silenzio della notte
Del mio spirito
Del mio cuore,
Signore,
Io ti cerco.
Immersa nel mare
Della mia vita
Nel silenzio più profondo
Solo il battito del mio cuore
Si sente.
Vibra
Come una corda
Di una chitarra
Forse
Dolci armonie
Potrebbe comporre
Armonie
Con la trama del silenzio
Nella brezza del
Mio mattino.
Dove tutto si confonde…
I nostri perché
martedì 20 luglio 2010
Cosa significa dialogare

Dialogo

lunedì 19 luglio 2010
Giovanni Paolo II, un pontificato lungo 27 anni

domenica 18 luglio 2010
La piccola carità

Incontro con Dio

sabato 17 luglio 2010
Vivere la vita
venerdì 16 luglio 2010
Desiderio di santità
mercoledì 14 luglio 2010
Nelle tue mani non ho paura

martedì 13 luglio 2010
Omicidi passionali

L'altra riflessione, che è poi quella più spontanea, è questa: possibile che non si riesca più a gestire i propri sentimenti, tanto da farli esplodere in un delitto? Si costringe l'altro con la violenza ad aderire ai nostri capricci. Non si accetta l'abbandono, non si riesce a superare la sofferenza che ne consegue, con il travaglio di ogni giorno, perché per tutti è difficile accettarlo...Ma se tutti lo portassero al punto estremo dell'omicidio, non ci sarebbero più abitanti sulla terra. Preghiamo per questa umanità così ammalata
lunedì 12 luglio 2010
Mezzi di comunicazione
Che grande responsabilità hanno i mezzi di comunicazione! O mass – media come vengono chiamati oggi in perfetto inglese. Non parlo ovviamente e solamente dei telegiornali, ma anche delle rubriche televisive, film apparentemente innocui che pure tante volte seminano ideologie atee e contro la vita. I telegiornali elencano notizie tragiche, un vero bollettino di guerra, magari alternandole a stupidaggini ed evidenziando solo la parte sensazionale dell'avvenimento. Le notizie vengono poi enunciate con rapidità suscitando in chi le sente una certa indifferenza. Ultimamente ho sentito dire che il contrario dell'amore non è l'odio ma l'indifferenza. Il bello è che anche il telegiornale condanna l'indifferenza che è quasi diventata un atteggiamento abituale della nostra società, e non si accorgono che è il telegiornale stesso, o meglio il modo con cui dice le notizie, che genera indifferenza a lungo andare e l'indifferenza ottenebra ancor di più dell'odio il cuore delle persone, le rende egoiste, chiuse in se stesse e ai propri interessi. Così si possono osservare persone che tranquillamente passano accanto a una persona che giace a terra senza sensi, oppure vengono commessi tranquillamente, sotto gli occhi di tutti i più efferati delitti, senza che nessuno alzi un dito. Paura... indifferenza... non ci si vuole compromettere più di tanto. Un antico detto latino: “Mors tua, vita mea.”: “morte tua, vita mia”. Certo, non è facile uscire dal guscio delle proprie paure, ma l'indifferenza è impressionante. Non ci importa più di tanto che la persona riversa per terra possa perdere la vita, ma abbiamo timore che quella ci possa rubare la nostra. Abbiamo paura, una paura folle che ci facciano del male. In fondo se ne sentono tante: facciamo del bene e l'altro per ringraziamento non trova altro di meglio che mandarci al Creatore. Telegiornale? Effetti telegiornale? Non saprei definire. L'argomento rimane molto complesso. Certo è, che Gesù non ci ha insegnato così. La parabola, quella del buon Samaritano, letta ieri, trattava proprio di questo. Accanto a quel malcapitato, spogliato, percosso a sangue, passò una serie di persone: un sacerdote...Caspita, un funzionario del Tempio, uno che offriva sacrifici a Dio per placare la Sua giustizia...Uno, insomma, che avrebbe dovuto accostarsi al Dio Santo e conoscerlo come tremendo, giusto... Come lo proclamavano gli Ebrei. Che cosa fece il Sacerdote? Bhe, non ebbe di meglio da fare, per mettere a tacere la coscienza, che cambiare addirittura strada. Passò dall'altra parte!!! altro che prossimo... occhio non vede, cuore non duole. Lo dice anche un famoso proverbio. Meglio non passare davanti alla miseria, così non ci sentiamo interpellati a fare qualche cosa e la coscienza s'immerge nel silenzio più assoluto... Forse.... Il levita.... non tenta nemmeno di far tacere la sua coscienza... Passa accanto a lui, senza degnarsi di dargli uno sguardo, semplicemente, passa oltre. Invece un Samaritano, uno straniero, di quelli considerati eretici, uno che non godeva di alcun diritto, gli passò accanto...Non cambiò strada come il Sacerdote, né passò oltre come il Levita, gli passò accanto. Il verbo usato è lo stesso, passare, ma l'avverbio usato per i vari contesti è diverso: dall'altra parte, oltre... l'ultimo, quello attribuito da Gesù al Samaritano, è accanto. Ho riflettuto molto su questa parabola. Tutti questi tre personaggi dovevano passare, cioè viaggiavano per motivi improrogabili, ma è il modo di accostarsi al sofferente che è diverso: uno passa dall'altra strada. Non vuole nemmeno incontrarsi con la sofferenza, meglio cambiare strada. L'altro, affetto da indifferenza acuta, passa oltre. Incontra la sofferenza altrui, ma non vuole mettersi in contatto con essa e preferisce andare oltre, non comunicare con essa. Ma il Samaritano, gli passò accanto, non fuggì dalla sofferenza altrui, vuole vederla da vicino, mettersi in contatto con essa. Non ha paura di sporcarsi le mani. Dopo essergli passato accanto, lo vide e quindi ne ebbe compassione. La vista della sofferenza di quel viandante sfortunato, gli procura compassione, desiderio di condividere la sofferenza. La compassione del Samaritano non è semplice pietismo. Lo vediamo infatti, accostarsi , curarlo e persino provvedere alle sue necessità. Si fa carico, insomma della sofferenza altrui. È Gesù, ovviamente, il nostro Buon Samaritano. Il Suo atteggiamento nei confronti dei sofferenti, lungo la Sua vita terrena è sempre stato quello. Lui con le parabole, ci vuole insegnare un atteggiamento di fondo, quello di avere una compassione attiva, cioè concreta, nei confronti dei nostri fratelli. Sono giunta a parlare di questo passando da una riflessione all'altra: sono uscita un po' dal seminato. Riprendo a trattare riguardo al messaggio che può dare un film. Certamente partendo dal presupposto della fede. Ecco il solito film in cui c'è la persona che si fa tutto a tutti, che prova compassione per coloro che soffrono. Sta vicino ai malati e non è solo una professione per lui ma una missione. Appare totalmente coinvolto dal dolore altrui. Ecco che in questo scenario di altruismo s'innesta l'idea dell'eutanasia. Non si può far soffrire una persona così tanto, bisogna decidere di toglierle la vita, in modo che non affronti il dolore a cui la malattia l'avrebbe portato. Oppure... coppia disperata... Poveracci, non possono avere figli ma ne vogliono a tutti i costi. La natura però non glieli concede... scene di pianti disperati, sofferenza...e alla fine ecco che è meglio forzare la natura, piuttosto che accettare i suoi ritmi. No, non si può. Definirei questa un'azione diabolica. Si riveste del bene per innestare nella mente quel germe di morte che si camuffa da vita. Non c'è nulla di più subdolo. Ed entra nelle nostre case tranquillamente, nelle vesti di un film avvincente, cosicché è più facile entrare nel modo di pensare.
Rubriche televisive...Con tanta facilità si sente parlare di cose personali anche della vita di coppia. Tutto in piazza. Non esistono remore. Tutto è lecito... e così si fa passare un atteggiamento immorale come la cosa più naturale del mondo, a volte addirittura come un comportamento indispensabile da tenere... L'inganno è proprio l'azione più subdola del demonio. Con questo ci riesce benissimo.
sabato 10 luglio 2010
La misericordia
venerdì 9 luglio 2010
