mercoledì 1 gennaio 2025

La vera pace

 Un altro anno è passato... Continueremo ad affrontare i problemi dell'anno scorso o gioie che si stanno preparando. L'anno è semplicemente un lungo arco di tempo scientifico (piccolo se raffrontato alla vita dell'Universo e della Terra stessa o dell'Infinito, se crediamo) che la Terra impiega a girare attorno al Sole. Noi Umani abbiamo bisogno di orientarci nel tempo, di prendere respiro per guardarci indietro e proiettarci verso il futuro che racchiude l'ignoto. È un po' come tirare la somma di una lunga addizione e controllare se i conti tornano per poi iniziare una nuova addizione. 

Ci siamo lasciati alle spalle un anno molto difficile a livello globale e se ne apre uno nuovo colmo di incognite. Ciò che manca al mondo oggi, è proprio la pace. Alle porte dell'Europa abbiamo dei conflitti non risolti che mietono tante vittime e il fermento che scuote le Nazioni che contano (purtroppo è così) non è dei più buoni...

Ma cos'è questa pace? Il mondo cattolico apre l'anno nuovo con la solennità della Madre di Dio e individuando il primo gennaio come la giornata mondiale della pace, perché ciò che è più difficile per l'Uomo d'oggi, è proprio capire ciò che è la pace e possedere questo bene supremo. 

Maria protegge, ama l'Umanità e intercede potentemente presso il Padre: quindi chi meglio di lei che con il suo "Sì" ci ha salvato dal peccato, può proteggerci da ogni pericolo lungo l'arco di questo spazio temporale? Lei è la Madre di Dio e dell'Umanità e, come ogni Madre vera, desidera e vuole il nostro bene.

Giornata mondiale della Pace, della Pace vera: la pace si costruisce prima di tutto dentro di noi. Non possiamo essere portatori di pace, se prima non la possediamo nel nostro cuore. 

La pace non è assenza di guerra, ma è accettare tutto ciò che ci accade con fede e gioia. Senza Dio non esiste la vera pace. L'uomo, ferito dal peccato, ricerca sempre il potere anche nel suo piccolo vissuto: vuole primeggiare nel lavoro, nei rapporti interpersonali, negli affetti, vuole essere migliore degli altri, non capendo una verità fondamentale, cioè che è unico, ma che nel mondo ci sarà sempre qualcuno migliore di lui e che la competizione è davvero una cosa che uccide i rapporti umani e soprattutto la pace interiore. 



La pace è il risultato di valori opposti alla competizione: la pace si costruisce insieme. La competitività distrugge il cuore di chi la coltiva, ma fa anche tanto male a chi la subisce. Il nostro peccato crea sofferenza negli altri. 

La pace è supportata dall'accoglienza di sé e dell'altro. Oggi si parla tanto d'accoglienza, perché l'Europa sta subendo un cambiamento drastico e, comunque, deve affrontare problematiche non indifferenti, ma la parola accoglienza è tanto travisata. Bisogna prima creare un cuore accogliente verso se stessi per essere davvero accoglienti verso gli altri. Chi non sa accogliere se stesso e colui o colei che è più vicino, non sarà in grado di accogliere la sofferenza di gente lontana in modo vero e genuino.

Noi tutti abbiamo un bagaglio da portarci dietro, più o meno pesante. Vorremmo essere migliori di ciò che siamo. Chi è impegnato nel cammino cristiano, è consapevole di avere tanti difetti, ma se entra nel suo cuore con Gesù, diventa capace di accogliersi davvero, con tutti i suoi difetti e, così, sicuramente, le catene che lo tengono imprigionato, cadranno come quelle di Pietro e Paolo quando furono imprigionati dai Romani...

Coltiviamo la Pace, quella vera, nel nostro cuore e attorno a noi! Che sia davvero un Anno pieno di pace... Buon 2025!

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