domenica 12 gennaio 2025

L'Eucaristia

 Con la festa odierna, termina il tempo di Natale e inizierà il tempo ordinario, tempo di attesa che ci preparerà ad affrontare quello più impegnativo della Quaresima. Ogni solennità è importante, ma sicuramente la Pasqua, celebrazione della risurrezione di Cristo, è il fulcro di tutto. Per questo motivo, il periodo della Quaresima è molto più lungo dell'Avvento. Entrare nel mistero della Passione, morte e Risurrezione, è difficile e impegnativo. Non tutti possono capire o credere alla Risurrezione, nemmeno chi va sempre in chiesa, eppure è la chiave di lettura di tutta la vita cristiana, non tanto per rincuorarci quando qualcuno muore, ma per l'orientamento e il tenore di tutta la nostra vita concreta. Credendo nella vita eterna, la realtà si trasfigura... ma, per favore, non collocate tutti in paradiso dopo la loro dipartita. Entrare in Paradiso è una cosa seria, la misericordia di Dio è una cosa seria... A volte guardo la mia anima davanti alla grandezza di Dio e mi accorgo della sua pochezza... figurarsi quando apparirò davanti a Dio, senza il velo della fede! Così penso accada a tutti, sebbene siano più santi di me, non tanto perché non siano perfetti, ma in quanto la grandezza di Dio è davvero incommensurabile.



Riflettevo su questo proprio oggi durante la Consacrazione dell'Eucaristia: quanto sono piccola davanti a Lui e quanto è grande Dio! Il Natale e  la Pasqua sono due solennità, due ricorrenze che si sostengono a vicenda. Nel Natale contempliamo Dio che si è fatto carne: Dio assume la nostra natura e vive una vita terrena come la nostra, con gioie e dolori, pur essendo Dio. Nella Passione, Gesù prende corpo in un pezzo di pane. L'umiltà di Dio... il grande amore che Dio ha nei nostri confronti: portare il Suo Cielo sulla terra... per elevarci al Suo Paradiso... Che grande mistero! Lui vuole che tutti siano salvati, ma il cammino cristiano è impegnativo e non basta appartenere ad una associazione, ma è importante lavorare proprio sulla retta intenzione delle proprie opere. Non tutti coloro che hanno costruito delle grandi opere sono "diventati santi".

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