La Chiesa è un'Istituzione e, nonostante la sua funzione sia cambiata nel tempo, ha, in un certo qual modo un potere temporale.
Non è la Chiesa dei forti, di quelli che pensano che gli altri siano deboli, ma è la Chiesa di Gesù che si china su chi ha bisogno, su chi è più lontano da lei. Se la Chiesa è Corpo di Cristo, si deve comportare come Gesù si è comportato.
Nel Vangelo di oggi gli scribi e i farisei si scandalizzano perché Gesù si mette a tavola con i peccatori. Nella mentalità ebraica del tempo, chi veniva a contatto con i peccatori, si contaminava. Gesù piano piano apriva gli occhi della gente, mediante miracoli oppure con questi gesti che attiravano l'attenzione e mostravano il volto di un Dio ancora sconosciuto a molti.
La Chiesa ha ormai 2025 anni, eppure vi sono ancora delle persone che pensano alla maniera degli scribi e dei farisei. Esiste una linea sottile nella consapevolezza dell'errore e nel puntare il dito sugli altri. Tutti noi abbiamo la capacità di giudizio, ma essa, in taluni casi, si può ritorcere su di noi, pensando di essere migliori degli altri e, di fatto, allontanandoci da loro. Gesù si è mischiato ai peccatori, ha curato i malati, non ha allontanato nessuno perché Lui è il Buon Pastore.
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