domenica 14 luglio 2024

La tentazione

 Dopo il momento della pace, arriva quello della tentazione. È il ciclo della vita stessa: momenti di gioia, di piattume, di sofferenza, di pace, di tentazione, si avvicendano in continuazione. 

È l'esperienza di Pietro, Giacomo e Giovanni. Gesù li porta in disparte sul Monte Tabor dove, in seguito, si trasfigura. I tre apostoli esperiscono la pace, la gioia, la divinità di Gesù e sentono il desiderio forte di rimanere là. La loro esperienza è straordinaria e suscita tanto timore: l'uomo, quando si avvicina al Divino, sente sempre un reverenziale timore, perché percepisce la sua immensa e disarmante piccolezza davanti a Dio. 


Dopo tale episodio, Gesù e i tre discepoli scendono dal Monte Tabor e là s'incontrano e scontrano nuovamente con la sofferenza: ecco che un uomo, un padre di famiglia, scongiura Gesù di liberare suo figlio dal demonio. La poca fede dei discepoli non aveva ottenuto nulla. Gesù allora sospira e gli esce dalla bocca una frase d'insofferenza sulla poca fede dei suoi discepoli. A questo segue l'annuncio della passione.

Dopo il Monte Tabor i discepoli vengono proiettati in una realtà cruda di tentazione da parte del demonio, di sofferenza, della prospettiva futura della passione, morte e quindi assenza di Gesù. 

Anche a noi capita spesso che, dopo un momento di pace intensa in cui avvertiamo la presenza di Dio, proviamo l'amarezza della sofferenza e della tentazione che ci scuote fin dalle fondamenta e sembra cancellare in un istante quella pace intensa sperimentata... e ci troviamo soli e la presenza di Dio sembra svanire nel nulla. Ricordiamo che Dio ci ama immensamente e che è presente, nonostante la tempesta infuri nel nostro cuore. Ricordiamoci dell'episodio della tempesta nel lago, quando Gesù dormiva nella barca e la violenza dei flutti rischiava di ribaltare l'imbarcazione e di far annegare tutti. Lui c'è e quando meno ce l'aspettiamo, interviene e riporta la pace... ma dobbiamo avere fede in Lui, rinnovare la nostra fede e speranza che ci traghetteranno in un approdo sicuro di tranquillità e pace. Dobbiamo avere il coraggio di invocare l'aiuto di Dio, di svegliarlo dal suo sonno con continue preghiere e suppliche. Non sempre Gesù interviene subito, ma, di certo, lo farà al momento giusto e ci riporterà alla sua presenza. Non abbiamo timore, Lui non ci abbandonerà mai!


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