lunedì 24 giugno 2019

San Giovanni Battista

Oggi è san Giovanni Battista, patrono di Genova e di tante altre città. Egli era il Precursore di Cristo ed poco più grande di età di Gesù. La storia di Giovanni è simile a quella di Gesù, ma, come dice sant'Agostino, Giovanni era solamente la voce, mentre Gesù era il Verbo stesso.
Egli si ritirò nel deserto e predicava la conversione, battezzava con l'acqua... ma diciamo così, senza mezzi termini, non aveva davvero peli sulla lingua. La sua vita era austera, ritirata e quando gli scribi e i farisei si presentavano a lui per battezzarsi, usava un linguaggio molto duro al quale poi fece eco Gesù: “Razza di vipere...” etc... Di lui avevano paura anche i potenti. Fu imprigionato da Erode al quale diceva che si doveva convertire, che stava vivendo una situazione matrimoniale non regolare. Erode oltre ad averne paura, lo ascoltava volentieri. Giovanni diceva chiaro in faccia gli sbagli degli uomini, non aveva timore di nessuno, tanto che finì in prigione e fu decapitato a causa di Erodiade e della madre che domandarono la testa di Giovanni il Battista su un vassoio. Le sue parole davano fastidio e la mamma di Erodiade, visto l'attenzione che Erode metteva nell'ascoltarlo, temeva di perdere tutta la ricchezza di cui godeva accanto a suo marito. Ciò la portò all'omicidio.
Risultati immagini per san giovanni battistaAccostiamo a Giovanni la figura di Gesù. La figura di Gesù è stata edulcorata, spesso non vogliamo sentire parlare di giudizio di Dio, ma fu parte integrante della predicazione di Cristo. Come il tema del giudizio, così anche tante altre parti del Vangelo, vengono scartate. Non è il Gesù di Zeffirelli! Parlò dell'amore di Dio, della misericordia, dell'incapacità di comprendere da parte dei Farisei, Scribi e dottori della Legge, che Dio era Padre degli uomini e che l'amore è il riassunto e il cuore della Legge stessa. La situazione che porta alla condanna di Gesù alla croce è nettamente più complessa di quella che portò al patibolo Giovanni. Molte volte il motivo è il medesimo. Vediamo Gesù che senza mezzi termini afferma che le persone religiose autorevoli sono dei sepolcri imbiancati, cioè portatori di ogni putredine. Immaginiamo che sensazioni porta un corpo decomposto... Gesù disse che loro erano proprio quello! Tali espressioni lo portarono più volte a rischiare l'uccisione: “lo portarono nel bordo di un precipizio per buttarlo giù, ma poiché non era ancora giunta la sua ora, passò attraverso la folla e se ne andò”.
Gesù diceva la verità, ogni cattolico può dire la sua opinione così come l'ateo. Perché dobbiamo stare zitti? Gesù, proprio lui, una volta disse: “Se anche vi faranno tacere a forza, parleranno le pietre”. È proprio così. Il cristiano ha diritto come tutti di dire la sua opinione, perché Gesù lo fece e lui non era una banderuola che cambiava direzione a seconda del consenso della folla... anzi, era proprio il contrario. Tutti erano affascinati da lui, ma soprattutto i Farisei, gli Scribi e i dottori della Legge, non sopportavano le sue accuse e il fatto che si era fatto figlio di Dio. Non riuscivano a vedere i miracoli che compiva, piuttosto riuscivano a sindacare il fatto che li compiva il giorno di sabato, cioè del riposo. Potevano risuscitare i morti, camminare i paralitici, vedere i ciechi, ma a loro non importava nulla! La gelosia... il fatto che il comportamento integro di Gesù facesse risaltare la loro superbia e la non integrità, li faceva imbestialire!
È un po' quello che accade ai cattolici oggi: deve amare tutti, essere capace di andare contro corrente a costo di essere tacciato di “arretrato”, “tradizionalista” e quindi spesso a sentirsi solo, ma soprattutto non deve giudicare gli altri per la propria condotta. Gesù, come abbiamo visto diceva chiaramente i comportamenti che erano ispirati al peccato, ma amava profondamente l'uomo e perdonava ogni peccato. A tutti, anche ai Farisei, Scribi e Dottori della Legge, offriva la salvezza. L'unica cosa che non sopportava era proprio la superbia, la presunzione e la chiusura di cuore nell'accettare il messaggio di Dio.
Tutti siamo peccatori, anche il cattolico che va tutti i giorni a messa. Colui che si avvicina più a Dio sa di aver bisogno tremendamente della sua misericordia.

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