sabato 6 luglio 2013

Libertà

Libertà? Anche questa parola ha un segreto arcano, poliedrico nei suoi elementi. Per libertà s'intende fare quello che si vuole, di decidere nella propria vita ciò che più riteniamo  buono per noi. Dio rispetta la libertà dell'uomo, non lo forza a percorrere la sua via, ma gli pone davanti, come dice l'Antico Testamento, le due vie, quella del bene e quella del male, e gli lascia la libertà di scegliere fra le due. Sì, siamo liberi, ma cosa s'intende per libertà? Riprendiamo la prima definizione data: fare ciò che si vuole, scegliere, decidere...
Nella nostra esperienza quotidiana, ci rendiamo conto che non sempre possiamo fare ciò che vogliamo. I confini della nostra libertà terminano laddove iniziano quelli dell'altrui libertà. Ed ecco un confine. Se lo sorpassiamo, sentiamo l'amaro della sofferenza stringere il nostro cuore. Volenti o nolenti questo confine esiste e non possiamo sorpassarlo. In teoria si potrebbe, ma a quale prezzo? La prepotenza, la cattiveria? Già, quando questo confine diventa per noi inesistente ecco che il nostro cuore viene invaso dalle “passioni negative”. Questo confine è accettato dalle leggi morali inscritte nella nostra coscienza. Allorché lo varchiamo, ci sentiamo arrabbiati con il mondo intero, tristi... Chi conosce la vera libertà ha più possibilità di conoscere la vera gioia. Gesù aveva proclamato che la libertà ci fa liberi e la libertà è Lui stesso. Bisogna accogliere Gesù nella propria vita per sperimentare la libertà dei figli di Dio. 
La libertà cristiana è seguire il bene senza legami terreni, vincoli che ci trascinano a compiere il male. È rispettare i confini dell'altrui libertà, senza abbatterli.
Possedere la libertà cristiana non significa certo non sentire paura. I santi hanno provato paura ma hanno avuto il coraggio di superarlo per compiere il bene, per il bene della propria anima.
Un esempio fresco fresco: santa Maria Goretti. Avrebbe potuto cedere alle lusinghe di quel giovane, la paura delle sue minacce l'avrebbe gettata fra le sue braccia. Per lei era più importante la purezza del proprio spirito e del proprio corpo e, a soli 12 anni, affrontò la morte. Fu uccisa senza pietà da colui che l'aveva minacciata da tempo, la vita in cambio della purezza. Quando si conosce veramente Gesù non si ha più paura. Si preferisce morire anziché peccare. Si capisce che è lui l'unico bene, che nessuno mai potrà sostituirlo. Si comprende che la vera vita non è quella del corpo. Certamente che santa Maria Goretti aveva avuto paura, ma l'aveva superata anteponendola al bene che andava a raggiungere, liberata ormai del suo corpo. Che bell'esperienza quella della libertà cristiana!

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