
Ultimamente sono sorte in modo esagerato delle intolleranze a particolari sostanze contenute nei cibi. Sono cibi buoni, non a tutti fanno lo stesso effetto. Vuol dire che è il corpo che ha sviluppato alcune reazioni chimiche, non buone, verso alcuni alimenti anche fondamentali. Pensiamo al latte e agli elementi del pane. Anche nello spirito si possono sviluppare tali allergie, astratte, non le vediamo, forse le sentiamo, ma non vogliamo accorgerci della loro presenza. L’Eucaristia è un Alimento buono, ma a taluni può creare delle allergie che fanno male allo spirito: queste allergie sono determinate dal peccato. Quelle lunghe file per ricevere l’Eucaristia preoccupano, perché spesso il medico delle anime, il confessore, rimane disoccupato. Colui che riceve l’Eucaristia forse non sa di possedere queste allergie, ma queste sono deleterie nel tempo e il pane della vita non genera vita spirituale come dovrebbe.
Dobbiamo metterci, perciò, in sintonia con Gesù e con il prossimo. Ricordiamo che la croce è composta da due bastoni: quello verticale, il rapporto con Dio, e quello orizzontale, il rapporto con i fratelli. Non possono essere scisse queste due dimensione, altrimenti non genererebbero l’albero della salvezza che fu il legno della croce. Non abbiamo pensato che senza il legno orizzontale che inchioda le mani alla croce, non potremmo stare sulla croce, e quindi non avremmo l’amore perfetto, quello di Dio? E d’altronde, senza quello verticale, l’uomo potrebbe scappare molto facilmente. Quello che vuole Dio da noi è un amore senza confini, che prenda e coinvolga tutte le dimensioni dell’uomo: la mente, lo ha dimostrato con la corona di spine; le membra, inchiodate sulla croce; il cuore, dal quale è scaturito nella Chiesa l’annuncio del vangelo.
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