giovedì 20 dicembre 2012

Le sconfitte

Le sconfitte sono sempre amare ed esigono una carica di umanità e fede per superarle. Pochi giorni fa mi è arrivata una lettera da una abazia francese la quale porta come esempi, alcune vite di santi. Sono molto utili perché, sebbene affrontino il discorso sinteticamente, traggono il succo di quell'esistenza santa. L'ultima è stata quella del beato Giovanni Giuseppe Lataste. Dopo aver frequentato la scuola elementare, i suoi genitori lo iscrivono al seminario minore di Bordeaux dal quale viene respinto. Questo lo getta in un periodo di forte scoraggiamento nel quale si allontana addirittura da Dio e si affievolisce la sua devozione alla Madonna. Questo è un triste esempio su come giudizi affrettati anche da parti ecclesiastiche, senza curarsi del loro effetto, possono influenzare pure un'anima che è riuscita  a diventare BEATA! Ciò ci deve far riflettere seriamente sulla condizione di tanti atei che si sono allontanati in modo definitivo dalla fede. Spesso, certo non sempre, si allontanano per il cattivo esempio, indelicatezza da parte di coloro che si ritengono religiosi e sono  impegnati fortemente, almeno teoricamente, alla propagazione del Regno di Dio. Ogni azione ha una sua conseguenza, e il cattolico deve riflettere SEMPRE sulle conseguenze di un suo gesto! Prendiamo un santo più famoso e che nessuno discuterebbe essere tale: san Giuseppe. Abbiamo letto pochi giorni fa una delle poche parti del Vangelo che lo vede protagonista. Dopo aver saputo che Maria era rimasta incinta prima che andassero a vivere insieme, poiché era un uomo GIUSTO, pensò di licenziare in segreto Maria, senza esporla al rigore della Legge che condannava alla lapidazione le adultere. Nonostante fosse un ebreo tutto d'un pezzo, aveva compreso bene che il rigore della legge del tempo infrangeva la Legge per eccellenza, quella che poi predicò suo figlio al quale permise di nascere! Perché se i Giudei avessero lapidato Maria, nemmeno Gesù sarebbe nato. Ecco perché è importante pure il sì di san Giuseppe al progetto di Dio! Decise allora di licenziare Maria in segreto. Ma Dio supera anche la giustizia di Giuseppe, va al di là di ogni regola, e gli dice di non temere di prendere Maria per sposa, poiché quello che ha generato viene dallo Spirito Santo. È l'amore che deve prevalere, sempre. Per questo motivo un cattolico non dovrebbe mai condannare un ateo per quanto esso sia crudele, ma pregare per lui, perché forse, sarà giudicato un cattolico per aver scatenato in lui l'opposizione verso Dio, per lo scandalo che lui ha dato! Stiamo attenti a come agiamo, anche quando pensiamo di comportarci secondo le regole, perché Dio sorpassa ogni regola ed è sorprendente!

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