domenica 10 luglio 2022

Vieni, mia sposa, parlerò al tuo cuore

 


"Vieni, mia sposa, parlerò al tuo cuore"... È l'invito che Gesù fa ad ogni anima che lo cerca, che ha sete di Lui. 

In mezzo al frastuono delle cose da fare, da dire, da adempiere, la voce di Dio può farsi debole. Se non riusciamo a trovare del tempo da dedicargli, il nostro cuore s'immergerà in un deserto di silenzio e di inquietudine dove potremmo perdere l'orientamento e non sentire più la presenza di Dio. Allora la sua voce si farà sempre più flebile fino a lasciarci soli con le nostre miserie, sempre più insensibili ad ogni richiamo.

A questo punto è opportuno fermarsi, entrare nel deserto dove Dio ci chiama, dove il silenzio schiaccia il frastuono che non ci lascia sentire e ascoltare la Sua voce. Entriamo nel deserto, lasciamo che il silenzio entri nel nostro cuore . Sentiremo ogni alito di vento, ogni sussulto anche leggero del cuore. Là c'è la presenza del nostro Creatore e Padre. Attingeremo a quella fonte perenne che ci disseterà e quella nostalgia di Dio si placherà. 

Pregare è importantissimo per unirci a Dio. Senza la preghiera non riusciremmo a sentire la sua voce e a vivere cristianamente. Nel periodo del fidanzamento, due persone si frequentano fisicamente per conoscersi e più stanno insieme, più desiderano passare del tempo insieme perché è bello, con l'altro/a si sta bene. Con Dio avviene la stessa cosa. Dobbiamo stare con Lui, parlargli, ascoltarlo. Più pregheremo e più desidereremo pregare. Gesù ci ha dato esempio nella sua vita terrena. Prima di ogni decisione importante oppure nei momenti difficili, Gesù si ritirava in luogo solitario a pregare. Aveva bisogno di incontrare il Padre... Ancor più dovremo sentire quest'esigenza noi che siamo deboli, fragili come un oggetto di cristallo. Egli si farà sentire e ci aiuterà nelle nostre azioni che saranno sempre più conformi a Cristo.

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