Abbiamo bisogno di essere
amati. È il desiderio più profondo dell'uomo, perché senza l'amore
tutto perde di valore. Per amore siamo disposti a tutto, ma non ci
accorgiamo che spesso non sappiamo quale e cos'è il vero amore. Chi
ci spinge a far soffrire gli altri, oppure ci obbliga a fare quello
che lui /lei vuole, non è amore, ma possesso. Nonostante le nostre
paure di essere abbandonati, accettati, dobbiamo dire basta a questa
forma di possesso!
Ama e dentro il tuo cuore ci sarà un piccolo frammento dell'infinito di Dio, un piccolo specchio che rifletterà l'azzurro del cielo. Entra nella cella del tuo cuore e immergiti nel suo silenzio...Ascolta, parla il tuo Maestro! Colui che creò le imponenti montagne e il mare immenso...
martedì 29 ottobre 2019
lunedì 14 ottobre 2019
Libertà e rispetto
Fateci caso: coloro che
seguono la logica del potere hanno uno sguardo veramente duro.
Recitano la parte di chi è felice, ma in realtà scivolano in un
altro baratro pericolosissimo: quello della gelosia e dell'invidia...
di cui parleremo un'altra volta.
La logica del potere
Ma cosa abbiamo dentro il
nostro cervello? Invece di andare avanti, diventiamo dei bambini
dispettosi, che battono i piedi mendicando un amore malsano perché
non otteniamo ciò che vogliamo o non siamo riusciti a comandare agli
altri. Ma si rendono conto di che razza di persone odiose sono?
martedì 8 ottobre 2019
Rispetto per l'ambiente
Oggi vorrei parlare delle
varie manifestazioni per l'ambiente. So che, in un certo senso, andrò
contro corrente, ma ritengo opportuno affrontare l'argomento in modo
un po' più profondo. Premetto che come carattere non sono tanto da
manifestazioni, vorrei però andare al di là di questa cosa.
Al giorno d'oggi anche
nella mia vita sono cambiate moltissime cose, sono adulta e non
condivido ancora la logica di alcuni coetanei. La pace del cuore l'ho
trovata ed è meravigliosa e come i giovani di oggi, mi dispiace
molto vedere maltrattato il nostro pianeta, la vita umana ed
animale... ma ci sono molte cose che non vanno e stanno a monte del
non rispetto dell'ambiente... come ad esempio il non rispetto della
vita umana.
Riguardo all'ambiente
sono una di quelle persone che, piuttosto che buttare a terra una
carta, me la metto in tasca, per cui condivido in tutto quello che
dicono e vogliono i giovani, ma non ne condivido troppo il modo. In
un discorso Greta trasudava odio e incitava al non perdono nei
confronti di chi non tiene all'ambiente. Non credo che questo sia
l'atteggiamento giusto: ha ragione, spesso, come nel passato, i
Grandi della terra sono interessati all'economia più che al rispetto
dell'ambiente... questi anni non sono i primi che affrontano questo
discorso, perché la sensibilità per il rispetto per l'ambiente è
proprio nato verso gli anni Ottanta. Ricordo che ci avevano dato
anche il Diario Scolastico per educarci alla raccolta differenziata
e... non solo.
Il fatto è che il mondo
è distrutto perché abbiamo cestinato Dio, fonte di ogni armonia.
Abbiamo preferito il potere dei soldi, il benessere all'amore e alla
pace. Non rispettiamo più la vita che nasce nel grembo e nemmeno
quella terminale costretta in un letto di ospedale. Il rispetto per
la Vita comincia con il rispettare chi abbiamo accanto: ad esempio
quando si sale sull'autobus perché nessuno mette lo zaino a terra
per non urtare chi ci sta accanto... anzi si comincia a spintonare
ancora di più e si ci mette in posti proibiti come l'uscita? Perché
non raccogliamo da terra quella carta di caramella o merendina che ci
è sfuggita dalle mani? Perché i pavimenti delle nostre aule sono
pieni di materiale scolastico caduto dai banchi e non raccolto?
Perché le nostre mense scolastiche gettano nella spazzatura
tantissimo cibo, non a causa della salute dei bimbi, ma a causa di un
semplice “non mi piace”?
Comprendo benissimo che
la fede è un dono e non tutti l'hanno, ma tutti possono capire che
il rispetto per l'ambiente si impara facendo dei piccoli gesti che
hanno il gusto prelibato del rispetto di chi ci sta vicino e per il
Creato che con le sue meraviglie ci stupisce ed incanta.
lunedì 7 ottobre 2019
Vittimismo
La mia riflessione vuole
toccare l'aspetto spirituale della faccenda, per trovare una via
d'uscita a questa spirale di negatività che fa male alla persona che
l'ha nel cuore, ma anche a chi le è accanto.
Il fatto è che il
vittimista è racchiuso nel mondo del suo “Io” e tutto ruota
attorno ad esso. I dolori che lamenta possono essere veri, ma ciò di
cui non si accorge è la sua concentrazione eccessiva su di essi. Le
cause possono essere molteplici. Il brutto è che questa persona non
riesce ad aprirsi alla gioia, rimane intrappolata nel suo mondo di
dolore e ci sta bene perché attraverso esso cerca di legare a sé le
persone. È questo meccanismo che va spezzato perché rende infelici
tutti. Sembra strano, ma una persona egoista la si riconosce perché
è troppo concentrata su di sé, ha paura dei sentimenti e delle
proprie emozioni e ciò la porta a non vivere la sua vita, a
nascondersi ad evitare il contatto umano.
La risposta a tutto è
Dio. Il cammino è molto arduo: bisogna accorgersi di essere un
vittimista e non è così semplice, ma ci possiamo fare delle
domande: quanto mi lamento? Riesco a vedere il positivo della vita?
So rischiare o mi chiudo a riccio? Mi nascondo nei miei dolori? A chi
penso di più durante il giorno? (quest'ultima domanda va posta anche
al modo in cui penso agli altri, se li penso in relazione a me stesso
oppure no). Una volta che riesco a comprendere di far parte di questa
categoria, devo scrollarmi e lottare per uscire da quella prigione
dorata.
Dobbiamo affrontare la
cosa con Dio, non da soli. Convincetevi che Dio può togliere le
pietre più grandi dal vostro cuore.... Siate responsabili delle
vostre azioni senza incolpare gli altri. Noi possiamo creare il
nostro futuro e soprattutto la gioia esiste se abbiamo Dio nel
cuore....
La verità vi farà
liberi: liberi dagli egoismi, dal continuo lamentio, dalla tristezza
che attanaglia il cuore, dalle paure immotivate. Aprendosi veramente
all'altro e alle sue esigenze (non si tratta di chiedere solamente se
stanno bene), il nostro “io” finirà in secondo piano e le nostre
sofferenze troveranno la loro giusta dimensione senza apparire dei
giganti imbattibili. Davide combatté contro Golia e lo vinse, perché
Dio ha combattuto al suo fianco.
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