giovedì 4 agosto 2016

Attentati in Europa

Non ci sono parole. In questo periodo durante il quale ho taciuto, sono avvenute altre tragedie, altri attentati... in Germania e nuovamente in Francia.
Non riuscivo nemmeno a scrivere, a mettere nero su bianco i miei pensieri perché scivolavano talmente veloci, come l'onda sulla rena, che non riuscivo a cogliere le sfumature dei vari avvenimenti e riflettere su di essi. Difficile trovare una risposta ai mille interrogativi e forse non ce ne saranno mai, perché la cattiveria e l'odio non si possono spiegare...
In Germania un tizio ha sparato in un centro commerciale, senza uno scopo preciso, tipo roulette russa ma ha mirato ai più giovani. Era un pazzo, in analisi psichiatrica... Sembrava un fatto isolato, come ne possono accadere spesso quando una persona malata di mente si accanisce contro gli altri quando sente ribollire un odio profondo per il suo passato e la sua stessa vita...
Ci si stava per rialzare da quell'episodio non terroristico, convincendosi che non era tale, quando un siriano si fa esplodere davanti ad un winebar. Le sue intenzioni erano ben altre: entrare in un festival della musica e quindi perpetrare una strage ancor più grande. La questione però non cambia. Sempre atto terroristico era, che poi non sia andato a “buon fine” ossia secondo le intenzioni del terrorista, non ha importanza. Il terrore ha cominciato a rimbalzare pericolosamente tra Germania e Francia per ricadere nuovamente nel territorio francese. Rouen. Per l'esattezza una chiesa dove si celebrava la santa Messa mattutina. Un colpo alla cristianità e un nuovo atto di vigliaccheria e di idiozia. Hanno sgozzato un prete ottantaquattrenne... Hanno compiuto quattro atti sacrileghi in un solo istante: hanno ucciso un uomo, hanno ucciso un innocente, hanno ucciso un anziano indifeso, hanno ucciso un prete, ossia un consacrato del Signore! Un terribile atto di vigliaccheria! Bambini... anziani... giovani... Dentro il cuore tanta rabbia. Mi ritornano in mente quante volte i nostri antenati si sono rivoltati contro il male, contro la violazione dei diritti umani e della libertà. Quanto hanno lottato per conquistarla, per i figli, per le loro mogli... Tante.... Troppe... Non hanno esitato a donare la propria vita per la loro patria. E così, anche in questi atti terroristici persone comuni hanno preso il loro coraggio nelle loro mani e con la rabbia e l'amarezza nel cuore, si sono ribellati a quell'ingiustizia.
A Nizza: due comuni cittadini hanno tentato di fermare il camioncino impazzito.
Germania: un ragazzo dà del matto al giovane che “giocava” al tirassegno nel centro commerciale. 
La rabbia di vedere la propria gente indifesa, la propria città offesa, è un sentimento radicato, profondo, appartenente ad ogni epoca, anche questa affetta gravemente da individualismo e neoliberismo. 

L'ultimo attentato a Rouen segna una tappa fondamentale per la storia. Dopo tanti anni, la terra europea è stata imporporata del sangue di un martire per la fede cristiana. Già, perché tanti sacerdoti qui in Italia hanno perso la vita lottando per il bene, ma il loro assassinio era più per la voce che davano ai diseredati, agli schiacciati dalla criminalità, al loro riscatto, non tanto per la fede cristiana. 
Dopo tanti anni, in Francia, il primo martire... Mi sembra di ricordare sant' Ignazio d'Antiochia. Anziano anche lui, frumento macinato per Cristo. 
Da questo episodio, le sante Messe domenicali ospitano anche i musulmani accorsi per testimoniare che l'atto terroristico ha ferito al cuore anche la loro religione. Non è quel Dio che professano. Per la prima volta in Italia, hanno partecipato alla santa Messa! Dio non si fa mai vincere in generosità. L'atto è commovente, come tutti gli atti di puro amore. I musulmani negano la sepoltura all'attentatore di Rouen... e partecipano ai funerali di padre Jacques. “Nous sommes freres” 
Il tutto accade quando i giovani stanno convergendo a Cracovia per la giornata mondiale della gioventù. Pensano di farci paura, ma i cristiani, quelli veri, sanno morire per la loro fede. 

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