Bhe, il detto comune era: il bello della vita è che non sai mai quello che ti capita.... Ricordo di aver visto, parecchi anni fa, il film "Forrest Gump" che raccontava l'esperienza di un ragazzo con il quoziente intellettivo poco più basso del normale. Con un po' d'ironia, tratteggiava la drammatica storia di chi nella vita non ha avuto più di tanto, ma è riuscito a superare la sofferenza con la maestria di chi la conosce bene fin da bambino. La sofferenza è una maestra di vita: insegna ad essere forti, a sviluppare la volontà di riuscire comunque nonostante i fallimenti e gli ostacoli. In quel film la mamma diceva al figlio che la vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita.Questo talvolta spaventa: la vita è imprevedibile. Capita di prepararsi ad affrontare una determinata croce ed invece ecco che se ne presenta un'altra, che non ti aspettavi e a cui non eri preparato. La vita tante volte sembra tingersi di una certa monotonia: sempre le stesse cose... ma ad un certo punto ti accorgi che quella stessa cosa che si fa, si presenta in modo diverso, che i sentimenti che l'accompagnano o il contesto è cambiato. E' un po' come un palcoscenico: gli attori sono gli stessi ma la scena cambia. Tale sembra la vita: si tinge, nella sua monotonia, di colori diversi, variegati. Allora comprendiamo, riflettendo su questo, che dobbiamo adattare i nostri schemi mentali, a questa nuova dimensione della vita che si presenta. Il bello della croce... è questo: si presenta sempre in modo differente, ti chiede una risposta particolare, diversa, ti costringe ad analizzare, a trovare soluzioni sempre più adeguate, mentre scava dentro il cuore, muta la fisionomia di esso, rafforzandolo, mettendolo anche alla prova. E' un po' come salire sulle montagne russe: è un gioco che sembra pericoloso e suscita dentro il cuore alcune sensazioni contrastanti: paura ma nello stesso temppo piacere.... Ecco, la vita sembra così...
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