Ritornando al discorso della preghiera, bisogna riflettere seriamente su che cosa realmente cerchiamo, se è la nostra consolazione o di piacere a Dio. Spesso la preghiera può essere anche non vera seppur sia presente la nostra attenzione. Ci siamo impegnati, come si può fare nello svolgimento di un lavoro, ma più del nostro intelletto non abbiamo usato altro. E' vero, quando ci è cara una persona che è ormai andata in cielo, non facciamo altro che mettere la sua immagine dove possiamo vederla in continuazione, ricordiamo gli eventi salienti che ci hanno legato a lei e quando siamo stremati, semplicemente baciamo con ardore quella foto: non abbiamo più forze, ma non smettiamo di comunicare il nostro affetto... Ci teniamo a comunicarlo. Così dovremmo fare con Dio. Semplicemente pensare a Lui, guardarlo con gli occhi dell'anima per immergersi sempre di più nella sua presenza: già, se non c'è la vita, la preghiera rimane un puro fatto intellettivo, niente di più, compiuto farisaicamente o per ottenere un certo tornaconto... NO, questa non è vera preghiera...e, lasciatemi dire, non abbiamo compreso nulla del cristianesimo...
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