giovedì 19 agosto 2021

Cosa sta accadendo?


Non sono abituata a non riflettere sulle cose, nonostante le risposte a certe domande siano complesse. Non desidero trovare sempre una certezza o una verità assoluta, ma mi piacerebbe trovare la chiave del momento presente, per comprendere... o cercare di comprendere... la storia contemporanea, quella che stiamo scrivendo noi. 

Non nascondo che da una parte sono costernata, dall'altra cerco di immedesimarmi nel prossimo per essere sempre più prossima ed evitare di scartare ogni opinione senza vagliarla.

Mi sto riferendo alla questione "Covid - Vaccini". Ho una memoria buona e spesso ricordo ogni mio sentimento e pensiero anche di tanti anni fa. La mia mente è andata al febbraio del 2020. Sembra sia passato un secolo, ma non è così. Forse è stato l'anno più lungo della nostra vita perché oscillava tra restrizioni, paure, speranze, gioie e dolori. Ricordo perfettamente che quando parlarono dei primi casi in Cina e sulla letalità del Virus, molti di noi alzavano le spalle, adducendo la mortalità del Covid ad alcune condizioni nazionali dell'Oriente. Proclamavamo con orgoglio di andare ugualmente nei negozi o ristoranti cinesi perché non saremmo stati contagiati... Adesso sappiamo bene che le cose importate dai Paesi in cui c'è il Covid non ci infettano, ma all'epoca cominciavamo a rimanere costernati da ciò che accadeva, non capendo assolutamente nulla, ignorando che ciò che dovevamo assolutamente evitare erano gli assembramenti e l'andare in giro senza alcuna protezione. Suscitava la nostra ilarità quando ci raccomandavano di lavarci le mani spesso, come se noi non fossimo avvezzi a tale abitudine. Pensavamo verosimilmente che i Cinesi ingrandissero le cose, sebbene avessimo  più elementi per credere l'esatto contrario, visto che le notizie dalla Cina escono con molta fatica. Molto probabilmente non potevano più nascondere una cosa del genere visto l'aggressività e l'ignoranza nel debellare il Covid. 

Quando cominciarono i primi casi in Lombardia, non ci preoccupammo più di tanto perché la situazione non era chiara. Ci fu davvero pochissimo tempo per capirlo. In men che non si dica i casi dilagarono, cominciarono le morti assurde, l'incapacità di gestire la cosa perché troppo grande per qualsiasi sistema sanitario, cominciammo a sentire il rumore assordante delle sirene riempire le nostre strade svuotate in sole due settimane. Iniziò il cosiddetto lockdown, cioè la chiusura di tutto, nella speranza che il virus circolasse di meno. Apparvero le mascherine... e così via...

Impauriti, chiusi nelle nostre case osservavamo attoniti, con sgomento, ciò che accadeva a Bergamo... Erano cose vere perché proprio a marzo del 2020 aprirono un gruppo su Facebook a cui sono ancora iscritta, aperto dai parenti delle vittime del Covid, in cui si raccontavano tutte le esperienze drammatiche, il dolore immenso. Aprimmo i nostri cuori a questa immensa schiera di corpi che venivano smistati nelle varie città per essere cremati. Chi non è stato a Bergamo, non sa come sono tenuti bene i cimiteri. Se hanno portato via le bare, vuol dire che davvero non riuscivano a gestire la cosa... erano troppe. Sicuro! Abbiamo fatto tutti i nostri sbagli, anche i medici, chi aveva la responsabilità di gestire la cosa, perché era la prima volta che accadeva una cosa del genere! 

E adesso???

Adesso c'è gente che nega che il Covid sia mai esistito. Per tanto tempo i medici cercavano cure, alcune erano totalmente inefficaci, altre parzialmente. Tutti hanno lavorato a cercare un vaccino, nell'emergenza si pensava soprattutto a qualcosa che facesse scomparire la malattia per sempre. Aspettavamo con ansia una soluzione... Ma quando è arrivata e la morsa del Covid si è fatta in modo naturale più debole, abbiamo dimenticato le nostre speranze, i nostri desideri e il dolore immenso.

Negare il Covid è "ragionevole", c'è qualcuno che ha negato addirittura la strage del Ponte Morandi. Rimane un modo per difendersi quando la realtà è troppo gravida di dolore e pesante da accettare, ma non è la soluzione perché oggigiorno può essere deleterio per la lotta stessa che abbiamo ingaggiato contro il virus... e sì, per qualcuno sarà solo un'influenza, perché ha delle difese immunitarie straordinarie, ma perché non pensiamo che possiamo trasmettere "questa semplice influenza" a qualcuno per cui non è una semplice influenza e può diventare motivo di sofferenza tremenda o addirittura di morte? E tu, che sei entrato in contatto con lui, che lo voglia o no, gli hai portato la morte.