martedì 28 marzo 2023

Non temere

 365 sono le volte che "non temere" compare nella Bibbia. Un invito insistente che ricopre tutto l'arco dell'anno solare. L'angelo Gabriele lo disse anche a Maria: "Non temere Maria, hai trovato grazia presso Dio". 

L'invito a non temere, è un invito che sollecita l'uomo e la donna ad avere fede in Dio in ogni circostanza della vita. Quando la tempesta infuria, è davvero difficile volgere il proprio sguardo verso il cielo e confidare in Dio. Eppure Lui è sempre presente, anche nei momenti più bui che non risparmiano proprio nessuno. Dio ama infinitamente e gratuitamente. Il nostro cuore senza l'aiuto dello Spirito Santo non potrebbe mai comprendere l'amore di Dio che avvolge, soccorre, consola. 

Non temiamo, Dio è con noi in ogni istante della vita.

Fare o essere...

 Indiscutibile che la vita cristiana sia una vita di azione, ma deve esserci per forza la componente verticale della contemplazione e della preghiera, senza la quale ogni atto non sarebbe di vero amore. Ancor di più, in questa società che si affanna a fare e mette ai margini chi invece non riesce a produrre, è importante riflettere sulla fondamentalità dell'ESSERE. Senza che noi SIAMO, non possiamo dare. Tante volte è proprio questa la chiave di tutto: dare importanza all'essere. Con il nostro modo di fare comunichiamo tantissimo, più di quanto facciamo... ESSERE è anche un fare. Comunichiamo l'amore, la pazienza, la cordialità, la misericordia. Senza il nostro ESSERE, il fare perde ogni significato, soffocato da un orgoglio che traspare da ogni nostro modo di essere senza che noi ci accorgiamo...


martedì 14 marzo 2023

La vita è adesso

 Guardando i vari articoli della cronaca e, soprattutto nel mio caso, quelli che riguardano gli investimenti di pedoni da parte di scooter, ci si accorge che davvero la vita è un soffio. Siamo appesi ad un filo molto sottile che potrebbe spezzarsi da un momento all'altro. Anch'io, come molti investiti, ero finita intubata, in codice rosso e prognosi riservata al san Martino. Alcuni di questi hanno varcato la soglia dell'eternità, io ho ottenuto la grazia di ritornare alla vita. 



Chi ha una malattia cronica, sa bene come la vita possa cambiare in un istante. Basta un attimo. Si sente la precarietà della vita e a volte ci si sorprende a pensare... "Mah... chissà se domani davvero riuscirò a fare quella cosa che mi sono prefissata..."

La vita è adesso, nessuno di noi sa cosa ci riservi il domani, perciò dobbiamo vivere bene e intensamente ogni istante, senza lasciarlo fuggire inutilmente. La vita è adesso, non è domani. Se si fugge non si vive...

Il perdono vero

 Il perdono, quello vero, è davvero difficile. È quello che non serba rancore, che non ricorda quello che si è subito e si è disposti a cominciare tutto da capo. 



Oggi Gesù ci induce a riflettere su quanto sia importante perdonare per essere perdonati. In effetti suonerebbe davvero male se noi chiedessimo il perdono se non usassimo misericordia verso gli altri. Gli apostoli sono sgomenti e domandano quale misura ci deve essere per il perdono. Siamo abituati a quantificare tutto, a misurare. Gesù risponde con una misura infinita, illimitata. Non ci deve essere un metro, Gesù è il nostro riferimento e lui, sebbene sia stato oltraggiato, non condannava nessuno. 

Dio sa che non è così semplice per noi, per questo abbiamo bisogno della forza dello Spirito Santo. 

lunedì 13 marzo 2023

Società inclusiva...o individualista?

 Di fronte a certi fatti raccontati dai media, tra cui l'isolamento di un ragazzo disabile che faceva troppi versi in un ristorante di un hotel del Trentino, viene spontaneo riflettere su cosa sia la società d'oggi e se incarni davvero i valori tanto predicati quali l'uguaglianza, l'inclusione...

Una conquista tanto sbandierata di questa società, è la libertà. Quando avvengono certi fatti che negano o sono contrari all'aborto ed eutanasia, si alzano tutti insieme gli scudi in difesa della libertà: "Ma come, siamo nel 2023??? Ancora esistono queste cose???" Queste cose.... quali? La concezione di libertà oggi ha fatto tantissimi danni, ci ha fatto diventare individualisti, ci ha trasformato in mostri che pensano sempre e solamente a se stessi. La nostra libertà non ha più confini, ma di fatto, prevarica i confini degli altri. È davvero una mentalità discutibile e soprattutto contradditoria. 

"Se avessi saputo che mio figlio portatore di handicap avesse avuto questo fardello da portare, avrei abortito nei primi mesi..." e poi si predica l'inclusione... Ma come, non volevi ucciderlo? Di fatto gli avresti precluso la possibilità di vivere, noi non possiamo sapere cosa sentono questi bimbi. Per loro, quando saranno cresciuti, non c'è posto nella società perché non producono... Si vede già da come si trattano gli anziani... E allora? Società e mentalità aberranti...



domenica 5 marzo 2023

Provvidenza e destino

 Un film ricco di contenuti, nonostante siano cambiati gli attori, è "Che Dio ci aiuti". L'ultima puntata trasmessa giovedì scorso induce a riflettere su un argomento molto complesso in modo molto semplice: destino e provvidenza. L'argomento ha suscitato infinite dispute e solleva non pochi dubbi nei credenti. 



Noi siamo liberi di scegliere il nostro percorso, tanto che nella nostra vita ci troviamo spesso davanti a dei bivi che, talvolta, ci portano su strade completamente opposte. Dio è Padre e non desidera assolutamente il nostro male, perciò Egli ci segue con la sua provvidenza e il suo amore e... come si dice spesso, scrive dritto sulle righe storte.

Il film raccontava di un ragazzo che desiderava molto diventare sacerdote, ma aveva una grave malattia neurodegenerativa che lo avrebbe immobilizzato totalmente. Aveva timore a parlarne con il vescovo perché sentiva fortemente la sua vocazione  e non voleva che gli impedisse di diventare sacerdote. 

Azzurra parla con lui e dice delle verità in modo semplice e comprensibile per tutti: siamo noi a scegliere la nostra strada e via via interviene la Provvidenza che non è il destino. Con il suo intervento che spesso non è ciò che desideriamo noi, ci fa ritrovare in una strada sconosciuta e dove non vorremmo noi, ma che se assaporiamo ciò che c'è intorno a noi, i colori, i sapori, le emozioni, capiamo subito che Dio sta scrivendo qualcosa di meraviglioso che noi non saremmo mai riusciti ad immaginare e che era quello che noi desideravamo di più.

Altra frase che appartiene a santa Teresina proprio relativamente alla sua vocazione di sedicenne carmelitana citato nel film: Dio non mette nel cuore dell'uomo desideri santi che lui non voglia esaudire... 

Meraviglioso, chiediamo a Dio la grazia di avere più fede in questo amore profondo...

venerdì 3 marzo 2023

La nostra giustizia

 La vita cristiana ha due dimensioni, come la croce: orizzontale e verticale. L'impegno di giustizia e carità verso i fratelli non può essere slegato dalla vita di preghiera attraverso la quale il fedele prende nutrimento e forza spirituale per attuare il vangelo. 



Il cristiano non è un filantropo, la sua carità ha la base sull'amore di Dio. Al contrario una vita di preghiera non può essere slegata dal concreto della vita quotidiana. Pregare e sentirsi a posto, sarebbe una vana illusione. San Giacomo diceva: 

14 A che serve, fratelli miei, se uno dice di aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo? 15 Se un fratello o una sorella non hanno vestiti e mancano del cibo quotidiano, 16 e uno di voi dice loro: «Andate in pace, scaldatevi e saziatevi», ma non date loro le cose necessarie al corpo, a che cosa serve? 17 Così è della fede; se non ha opere, è per se stessa morta. 18 Anzi uno piuttosto dirà: «Tu hai la fede, e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede»

giovedì 2 marzo 2023

Preghiera vera

La liturgia della Parola oggi ci offre la preghiera di Ester. È una preghiera umile che evidenzia la  debolezza di Ester e la potenza di Dio.



Per conoscere Dio dobbiamo pregare, dedicare qualche tempo a STARE con Lui. Più conosciamo Dio, più lo ameremo e per conoscerlo, dobbiamo stare con Lui. Spegnere tutti i rumori del mondo che ci assordano, tutte le luci che ci abbagliano, per poter contemplare il Suo Volto ed immergersi in Lui. 

Esistono tanti tipi di preghiera. La liturgia della Parola di questi giorni li sta esplicitando via via. Dovremmo avere la certezza che Dio è Padre e vuole il nostro bene. La nostra preghiera deve essere fatta nell'umiltà, consapevoli della nostra debolezza e dell'amore di Dio nei nostri confronti. Può capitare che le nostre richieste non vengano esaudite, ma solamente Lui sa tutto e quindi setacciare le nostre richieste secondo il suo amore. Alla base della nostra preghiera deve quindi esserci un'apertura indispensabile alla Sua volontà. Mettersi in ascolto vuol dire mettersi in discussione, ribaltare alcune visioni non evangeliche della vita, sebbene ciò costi sacrificio. Non possiamo ribaltarle con le nostre sole forze: in questo caso, entra in gioco la forza dello Spirito Santo. 

La preghiera di Gesù nell'orto del Getsemani ne è un esempio. La sua sofferenza era fortissima, tanto da farlo sudare sangue: l' odio, la sofferenza che avrebbe dovuto affrontare. Lui sapeva a cosa stava andando incontro e il pensiero e la prospettiva non erano di certo piacevoli. In quel momento travagliato esce una preghiera che può essere fatta nostra in modo assoluto: "Padre, allontana da me questo calice". Quante volte domandiamo che le nostre sofferenze siano allontanate... ma Gesù continua: "Ma sia fatta la tua e non la mia volontà". Se il Figlio di Dio si rimette alla sua volontà, tanto più dovremmo farlo noi.