Non posso fare a meno di Dio. E' una fame insaziabile che solo Lui può colmare. E' come se vagassi in un deserto, arido, senza ristoro né ombra, finché Lui, l'Aquila divina non discende dal cielo per proteggermi con le Sue ali. Nel deserto si ha in mente solo l'acqua, così in questo mio pellegrinare, anelo solamente a Dio. A Lui, il mio spirito protende. Allora ancora una volta vedo la ragazzina che ero. Questa sete che sento è Lui che mi ha chiamato, non sono certo io che l'ho cercato. Avrebbe potuto lasciarmi cuocere nel mio brodo, in quello che a me sembrava ateismo convinto. Già, mi rivedo e sorrido, pure, ritta, con la testa alta asserire: "Credo solo a ciò che vedo". Ho visto uno stuolo di persone accanto a me, tutte intente a convertirmi. Se ci fossero riusciti, forse pensavano di entrare nel guinnes dei primati. Ma nessuna di queste persone, è riuscita ad entrarci. Ci è entrato Dio, stupendo tutti, me per prima. Mamma non sapeva più a che santo votarsi e ripiegò su un esorcista... Una benedizione alla figlia ribelle, non avrebbe fatto male. Vi andai... Chissà com'era fatto un esorcista! Aveva uno sguardo buono ed era atteso sempre da una fila interminabile di persone con i loro problemi, le loro malattie, desiderose di una parola di conforto e di una benedizione celeste. Qualcuno voleva sapere se nella loro vita agisse il demonio. Anch'io attesi il mio turno in fondo alla chiesa con le braccia incrociate. Quando andai con mia madre e lei le disse del mio ateismo... o bella lui si rivolse a me e guardandomi con i suoi occhi buoni che sembravano scrutare qualcosa d'indefinito, mi domandò perché non credevo. Bella domanda, perché non credevo! Ripetei la mia frase, alla quale pensavo di credere fermamente: "Credo solo in ciò che vedo! Non credo in Dio!". Il bello che lui non sembrò affatto colpito dalle mie asserzioni così adulte e decise. Mi disarmò nuovamente il suo sguardo che cercò quello di mia madre e con una frase che si rivelò sacrosanta, affermò: "Non si preoccupi, passerà!" Come????Questa volta ero io a guardarlo, con la bocca aperta, anzi spalancata. Ma io ero decisa nel mio ateismo, come poteva dire che sarebbe passato? Io ne andavo così fiera e quel tipo di ateismo non pensavo sarebbe passato come un raffreddore. Così, con uno starnuto. Io ero decisa, non potevo rinunciarvi.
Invece giunse un momento tanto inatteso, nel quale le parole del prete si rivelarono vere. Giornata fresca, estiva, cielo coperto di pesanti nubi nere che di tanto in tanto piagnuccolavano, vento impetuoso che sferzava la spuma del mare. Fu un attimo così intenso. Sentii che Dio era passato accanto a me. Ricordo che rimasi stupefatta e di aver aperto la bocca nello stesso modo in cui avevo fatto quando parlavo con il sacerdote. S'insinuò una certezza dentro di me, perché avevo sentito la presenza di una persona, vera che aveva rapito il cuore e quella persona era Dio. Credevo solo in ciò che vedevo... Avevo toccato la presenza di Dio, la sua persona, come aveva fatto l'emorroissa con Gesù, ma era Lui che mi aveva avvolto con il Suo mantello... E la mia storia, cambiò.
1 commento:
:) Spettacolo!
Beh forse lu aveva visto qualcosa di te, che tu non conoscevi e non avevi visto. Probabilmente ti ha vista in profondità quel giorno... un amico direbbe, chi sa, sa :)
Un abbraccio
(sempre molto bello leggere questi tuoi pensieri dove ti apri proprio tanto? Domanda: non reputi rischioso aprirsi così tanto a queste tematiche scrivendole sul web?)
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