Gioia di vivere. Ogni cristiano dovrebbe averla. La vita è bella e va vissuta fino in fondo, con le sue gioie e le sue sofferenze. Il vero cristiano riesce a vedere oltre le difficoltà e vive profondamente ogni attimo perché questo è un piccolo frammento d’infinito. La vita è eterna. Com’erano umani i santi! Profondamente umani. Benedetta Bianchi Porro diceva spesso: “e se avrò paura, lo ammetterò e andrò avanti nel mio cammino”.
Le parole esatte forse non erano queste, ma era il succo del suo pensiero. Ammettere di avere paura, di averla come tutti quanti, non è indice di debolezza o di mancanza di fede. Assolutamente no. È indice di umiltà, invece: una persona dimostra così, di condividere tutto con gli altri. Essere cristiani non vuol dire essere staccati dalle contingenze della terra, ma è accettare tutte le sofferenze e avere una visione differente della vita, rispetto ad un ateo. Se non fosse così, sicuramente sarebbero tacciati di non comprendere i poveri umani e quindi di non saper nulla della vita. Spesso lo dicono dei preti, riguardo a certe questioni. Si sa però, che è come la storia dell’asino e della Sacra Famiglia che ho già raccontato: c’è sempre da criticare. Sempre. In qualsiasi caso. Ed invece di parlare di cose più importanti, si spende tempo inutilmente, a criticare la Chiesa anche se non se ne conosce tanto, anzi, parlando si dimostra chiaramente di essere ignorante in materia. E se sei ignorante devi avere il coraggio di tacere.
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