Se rimaniamo alla
testimonianza di Gesù lungo il corso della sua vita terrena,
dovremmo credere fermamente che Dio e quindi, la vita eterna
esistono. Avere tale consapevolezza è fondamentale. Come raggiungere
la felicità, la luce prospettate dall'aldilà? A questa domanda
risponde Cristo stesso: “Io sono la Via, la Verità e la Vita...
Chi conosce me, conosce anche il Padre”.
Imitare Gesù Cristo
diventa perciò parte integrante della vita del credente. Per poter
giungere alla vita eterna, a godere delle bellezze del paradiso,
bisogna concretizza nella propria la vita di Cristo. Verità: Gesù è
l'unica verità. Esiste solamente una verità. Non ne esistono due.
La verità è una, come Dio, per la teoria degli opposti. Da ciò ne
consegue che tutto ciò che non riguarda Cristo è menzognero. È lui
la verità. Vita: tutto ciò che è positivo ci porta alla gioia,
alla vita! Solo lui è la vita, porta cioè gioia, serenità. Tutto
quello che esula da lui, ci conduce alla tristezza. Il potere, il
denaro, la vendetta, ci portano ad una gioia fugace che si spegne in
un soffio. Quella che ci propone Dio, invece, è duratura, eterna,
ovvero con i suoi stessi attributi: chi vive in comunione con Dio,
possederà gli stessi attributi di Dio. Certo, per possedere tutto
questo bisogna lottare: Dio non ci dà delle pappe pronte, ma vuole
che gli ingredienti li mettiamo noi, lui poi farà il resto.
Alcuni mescolano
filosofie orientali con il cristianesimo... Grande sbaglio: Dio non
ha parlato di reincarnazione, ma di fuoco della Geena e di
risurrezione. Gesù, dopo la morte, non ha preso alcun corpo di
animale o altra persona illuminata, ma il suo corpo si è
trasfigurato alla luce del Padre nello Spirito Santo ed è tornato
definitivamente al Padre.
Forse per l'uomo il
pensiero dell'esistenza della reincarnazione è rassicurante. In
fondo dopo la morte, prendere un corpo che sperimenterà un tipo di
vita che già conosciamo, è rassicurante, seppur questa sia stata
dolorosa per noi. Dolorosa, ma la conosciamo bene. Conosciamo il
dolore e seppur ci faccia paura soprattutto quando questo assume toni
intensi, sappiamo più o meno affrontarlo... ma una realtà così
definitiva com'è l'eternità, è difficile per noi assimilarla. Ci
piace avere tante opportunità, tante occasioni di redenzioni, ma con
la realtà dell'eternità, tutto assume un'altra prospettiva: ogni
singolo atto che noi facciamo ha ripercussione nell'eternità. È una
grande responsabilità, un qualcosa che coinvolge in modo
significativo la nostra coscienza, cosa che, credere alla
reincarnazione, mitiga eloquentemente. Credere all'eternità non ci
permette di giocare con la vita degli altri, a vivere nella
disonestà, nemmeno per un attimo. Questa ci presenta sempre alla
nostra coscienza e abbiamo sperimentato che questa, è più spietata
di Dio stesso.
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