Aspetto fondamentale della preghiera è proprio il silenzio. Esso conduce all'ascolto della Parola di Dio. Dobbiamo chiedere, lo ha detto Gesù stesso, ma dobbiamo farlo nel modo giusto, imperniato tutto sull'ascolto della Parola di Dio. Non può scaturire da altro. Se è vero che la preghiera è l'unione più profonda della creatura con il suo Creatore, allora non deve assumere le sembianze di un lungo monologo e di una lunga lista della spesa. Il rapporto con Dio non è un supermercato che attraversiamo con il nostro carrello e possiamo scegliere i prodotti che più ci garbano. Deve essere una continua dipendenza, anche quando Dio preferisce rintanarsi chissà dove e chiudersi nel silenzio.Talvolta è sorprendente come Dio ci accontenti anche nei piccoli desideri inespressi, ma è pure vero che alle nostre richieste che a noi sembrano giusto diventa sordo. Bisogna esporre i nostri bisogni ma umilmente, chiedendogli nello stesso tempo di essere pronti alla sua volontà. "Se tu vuoi", "Se tu puoi", sono espressioni genuinamente evangeliche che commuovono Dio, così pure l'umiltà della Cananea che strappa il miracolo a Gesù grazie alla sua insistenza. Si deve insistere ma umilmente. Se non ci esaudirà, stiamo comunque silenziosamente ai piedi di Gesù, forse un po' delusi, ma confidenti nella sua infinita misericordia che sa il motivo per cui non ci ha potuto concedere quello che abbiamo chiesto.
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