Oggi è la memoria della Madonna Addolorata. Non si esauriranno mai le meditazioni sul tema della passione di Cristo, un tema troppo grande, di una portata infinita, quanto infinita è e dovrebbe essere, la conseguenza nelle nostre vite.
Corredentrice: mai si medita o si crede fermamente a questo. Lo è stata davvero Maria, in tutta la sua pienezza. Il “Sì” che disse da ragazza quando l'angelo le domandò la sua disponibilità a portare nel grembo la vita del Figlio dell'Altissimo. Grande nell'accettare, nella sua umiltà, un disegno e impegno così grande. Grande nell'accettare la sofferenza del vedere il proprio figlio vilipeso... e rischiare, essendo sua Madre, la stessa condanna, le stesse denunce.
È terribile vedere il proprio figlio essere ucciso. Ella ricalca la figura della madre riportata nel libro della Bibbia, dei Maccabei la quale incita i suoi figli a non negare il Dio dei loro padri ma a donare la loro vita fino al martirio.
Grande la Madre sopravvissuta al tremendo martirio del Figlio. Non morirà come la madre dei fratelli, ma sopravviverà al Figlio, lo vedrà risorto... bellissimo...
Il pieno martirio del cuore, infatti, non è solamente avere il coraggio di morire, ma vedere e lasciar morire i propri cari con la fede pura che un giorno, non poi tanto lontano, li riabbracceremo, nell'eternità.
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