Un tema scottante, attuale, che il papa affronta ogni qualvolta se ne presenti l'opportunità: la dignità della persona. Che cosa conta oggi? Principalmente contano i soldi, la carriera, in tutti i campi. Il successo in tali ambiti segna profondamente l'uomo e ne scrive la sua dignità. Quando questo comincia a non servire più, ad ammalarsi, allora anche il valore della sua dignità è pressoché minima. Si è disposti a combattere per la carriera perché si vale quanto si riesce nella vita, a seconda del posto che si occupa. Difficilmente si considera la persona come tale, un tesoro da scoprire. Conta quello che fa e quanto è disposto a investire per questo. Conta l'avere, il modo di essere e non l'ESSERE per eccellenza, quello che è una persona e non il ruolo che ricopre. In tal modo le cataloghiamo superficialmente. Conta colui o colei che ha tanto denaro e quindi il potere di tenere in pugno altre vite disposte a sacrificarsi per alimentare la propria carriera. Si perde il vero senso della vita. Tristemente la società di oggi ci dimostra che la carriera non dà la felicità. Il far ruotare tutto sul potere svuota l'umanità dei valori fondamentali.
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