Un film incredibile,
bellissimo: “Oltre la vita”. È un po' vecchio, ma induce alla
riflessione, anche perché è un'esperienza vissuta realmente nel 1975. A
tratti il film è denso di contenuti spirituali che interrogano,
coinvolgono il vissuto personale.
A me, ha fatto riflettere
intensamente.
Racconta di un giovane
violento, incapace di avere pietà di alcuno. Egli lavorava nella
macelleria dei propri genitori ed era sposato con una brava ragazza.
Un giorno, durante un violento temporale, riceve una chiamata da
parte di un amico. Il telefono suona e dapprima, si decide a non
rispondere per non interrompere la cena con la moglie. Il trillo del
telefono continua a superare il rimbombo dei tuoni, perciò si
dispone a rispondere. Quando lo fa, la comunicazione è fortemente
disturbata pertanto sceglie di cambiare telefono ed usare quello
installato nella loro camera da letto, ma, mentre tenta di ascoltare
quello che l'amico ha da dirgli, un fulmine lo colpisce. Lui rimane
esanime per terra, mentre la moglie, ignara di tutto, continua a
governare la cucina. Finalmente si accorge di ciò che è accaduto
perché Dannion non risponde più alle sue domande. L'amico che si
trovava ancora al telefono, sollecitato dalla moglie, disperata,
chiama l'ambulanza e Dannion viene trasportato in ospedale. Tentano
di rianimarlo ma ecco che ad un certo punto, si vede la sua anima che
si stacca dal corpo. Egli vede la disperazione della moglie, ma anche
tutta la sua vita come in un film. Dannion rivive tutto il male
compiuto, le conseguenze dei suoi atti violenti e, a quella vista
avverte un pentimento struggente e domanda perdono piangendo. Dio gli
fa vedere cosa sarebbe il mondo senza amore e gli svela alcuni
avvenimenti del futuro. Finito questo, è giunto il momento per
Dannion di tornare indietro. Dannion non vuole ma il corpo che
giaceva come una cosa inanime, accoglie nuovamente la sua anima.
Mentre lo stanno trasportando nell'obitorio, si accorgono che lui è
ancora vivo. Dannion si riprende lentamente: mentre il corpo riprende
vigore e ritorna così com'era prima, la sua anima è profondamente
cambiata. Non si riconosce nemmeno più: l'involucro, il corpo, è lo
stesso, ma il suo spirito non è più lo stesso. Cerca di riparare il
male fatto, ma, ovviamente, chi aveva sofferto immensamente per le
sue angherie, non gli dà alcuna possibilità. Gli amici si accorgono
che Dannion è dotato adesso di poteri di divinazione: egli talvolta
scorge il futuro. Agli inizi tentano di sfruttare questo dono per
fare soldi, ma Dannion non ci sta. Qualcosa dentro di sé è
profondamente cambiato. Non è più lui: i divertimenti di una volta
non lo allettano più, il suo pensiero costante è quello di riparare
il male fatto e di compiere del bene, aiutare i poveri, cercare di
guidare le anime che si trovano in difficoltà usando il dono
concessogli da Dio. Casualmente conosce un tale che s'interessa di
queste esperienze oltre la vita, e sarà lui che lo aiuterà nel
profondo travaglio interiore che lo affliggerà mentre s'impossessa
molto lentamente della sua nuova identità. Egli diventa testimone
della sua vicenda: spiega che è importantissimo amare il prossimo e
fare del bene, era questo il comando che gli era stato affidato
quando si era separato dal suo corpo. Dapprima il tale che l'aiuta in
questo cammino è molto scettico: pur interessandosi di queste cose,
non dà loro credito. Pensa che siano invenzioni, che in realtà non
esista un Dio. Dannion è esasperato. Cerca in tutti i modi di
ritornare quello che era, dicendosi che è stata un'illusione. Ma
quest'avvenimento, l'ha profondamente cambiato e, mentre prova a
civettare con una ragazza come faceva prima nel vano tentativo di far
rivivere il vecchio Dannion, mente questa cerca di fare il pieno di
benzina alla sua macchina, vede che essa morirà in un tragico
incidente stradale. Egli soffre nel vedere il dolore degli altri.
Cerca di cambiare il destino di quella ragazza manomettendo la sua
auto ma proprio quello provoca l'incidente mortale in cui lei perderà
la vita. Colui che l'aiuta in questa vicenda comprenderà pienamente
che Dannion sta affermando il vero solamente quando una rivelazione
fattagli da Dio quando era incosciente, si avvererà: la tragedia di
Cernobyl. L'atteggiamento del nuovo amico nei confronti di Dannion,
muta radicalmente e siccome quest'ultimo non riesce, nonostante i
suoi innumerevoli tentativi a riparare e fare del bene a quelli del
suo paese, gli propone di andare con lui a tenere conferenze, a
depositare la sua testimonianza. Dannion accetta, ma la moglie non
riconosce né il nuovo modo di essere del marito né questo suo
bisogno di fare del bene e presentare la sua testimonianza. Gli dice
che lo preferiva com'era prima, ma Dannion si rende perfettamente
conto che deve andare avanti nell'assecondare la sua nuova identità
e quindi accetta la proposta del suo amico e parte, sennonché,
mentre lui sta fuori, suo papà lo chiama e lo avverte che mamma sta
male e sta morendo. Dannion non trascura i suoi doveri di figlio e
ritorna al capezzale della mamma morente. Il prete è fuori dalla
camera della mamma e Dannion, le domanda se vuole confessarsi. La
mamma non vuole e gli rivela di essere orgogliosissima di lui, di
com'era diventato affermando che era il figlio che ogni mamma
desiderava avere. Dannion le prende la mano e le spiega che morire è
ritornare al Padre, in un Regno di gioia, pace e amore. Ad un certo
punto la mamma vede la sorellina morta a soli 16 anni e domanda al
figlio il motivo di tale visione. Il figlio per non allarmarla le
dice che ne ignora il motivo ma l'invita ad andare da sua sorella, di
non avere paura. La mamma in quel momento muore ed è proprio lui che
le chiude gli occhi. Dopo quel fatto, Dannion vaga in auto assieme al
suo nuovo amico e casualmente incontra una persona che fruga nella
spazzatura e l'invita a salire sulla macchina promettendogli che gli
avrebbe dato del cibo. E così fu! Dannion trova tanti altri
indigenti e offre a tutti da mangiare in un ristorante senza badare a
spese. L'amico lo segue stupefatto, coinvolto sempre di più nella
vicenda di Dannion. Ormai ci crede fermamente: i fatti che sono
sopravvenuti all'esperienza di Dannion sono testimonianza verace,
indiscutibile.
Dannion dovrà ancora
lottare con se stesso: alcuni cercano di sfruttare la sua capacità
di prevedere il futuro nel gioco dell'azzardo e lui ne è tentato
fortemente, tanto che si raccoglie in preghiera e domanda a Dio la
forza di non sfruttare quel dono disonestamente. Le donne cadono ai
suoi piedi, ma lui non intende stare con nessuna di queste nel modo
che esse vogliono, tanto che, messosi a servizio di queste persone
che domandano aiuto, non riesce a trovare più il tempo per dedicarsi
a sua moglie, la quale, piangendo, gli dice che vorrebbe vivere
facendo finta che lui non esista più. Egli, infatti, non riesce a
rimanere inoperoso scorgendo, grazie al suo dono, la sofferenza
altrui.
È un film che davvero
induce alla riflessione. Il primo spunto di riflessione può essere
questo:
Perché Dannion, a
differenza di Gloria Polo, non è andato all'inferno pur essendo
assai violento fin da bambino, mentre lei, pur andando in chiesa da
ragazzina, non ha ottenuto lo stesso dono?
Lì per lì anch'io a
questa domanda sono rimasta perplessa. La risposta sta
nell'atteggiamento di fondo completamente diverso dei due: Gloria
vedendo la sua vita non si è pentita di quello che aveva fatto, ma
cercava giustificazioni e si avvaleva del fatto di essere cattolica;
Dannion invece, rimase profondamente colpito dalla sofferenza che
aveva provocato con il suo atteggiamento violento, aggressivo e si
pentì sinceramente. Ecco la differenza tra i due. Entrambe poi sono
tornati in vita con la stessa missione, di amare il prossimo ed
essere testimoni di ciò che era loro accaduto, radicalmente
cambiati.
Ogni peccato riconosciuto
sinceramente, suscita in cuore il desiderio di riparazione. Dannion,
si preoccupava di riparare affrontando le persone che aveva
precedentemente fatto soffrire. Non si accontentava di fare del bene,
ma bramava riparare il male passato. Non è poco questo. Se fosse
stato un sentimentalismo, o un semplice senso di colpa, non si
sarebbe curato così tanto di tale aspetto.
Impressionante che la
moglie, considerata da tutti una brava ragazza, non riusciva ad
accettare il Dannion nuovo, il figlio che qualsiasi mamma desiderava
avere, ma viveva nella nostalgia di quello violento.
Altro aspetto è che non
si riflette abbastanza sulle conseguenze delle proprie azioni: non si
pensa a sufficienza che si fanno soffrire gli altri e questo ha
ripercussione nell'eternità. Si usano parole inutilmente, si getta
fango tranquillamente, non curandosi del fatto che l'altro vive il
suo dramma. Dannion era stato cambiato dal sentire su di sé il
dolore altrui e troppo spesso su questo si passa sopra. Non bisogna
indurire il cuore in visioni spesso fredde di fede senz' amore:
Dannion nel periodo di difficoltà nel rapporto con la moglie, era
andato da una cartomante, per accondiscendere a un desiderio della
moglie. Le aveva domandato della sua relazione con la moglie dicendo
che aveva parecchi problemi. La cartomante aveva risposto che questi
si sarebbero risolti e lui aveva ribattuto, sapendo bene come sarebbe
andata a finire, che non era assolutamente vero. La cartomante a
queste parole reagì dicendo che doveva avere fede. A questa parola
Dannion non ci sta più: la redarguisce dicendo che non si può usare
il termine fede a sproposito...
Quante volte abbiamo
detto che ci può essere una fede senza amore e quindi sterile, come
quella del diavolo! In nome di Dio si può anche uccidere, la storia
insegna!
Altro aspetto su cui
riflettere: l'onestà di Dannion. Egli cerca di vincere in
continuazione la tentazione di usare il suo dono venalmente o
approfittando del fatto che era diventato l'oggetto di desiderio di
tante donne. Dannion si dibatte, resiste urlando la sua preghiera a
Dio: lo stesso impeto usato una volta nel fare del male, adesso lo
impiega nel resistere alla tentazione. Questo aspetto può passare
inosservato ma ciò a cui non resisteva affatto Dannion erano le
donne, l'alcool, i soldi. In queste cose, adesso, egli resiste
eroicamente. Non ostenta il suo dono quando sa che la verità in quel
momento non può essere accettata: ad una madre che mostra la foto
del suo bambino scomparso, egli, pur sapendo che era già morto, non
risponde, non ostenta la sua capacità nel dare cognizioni che fanno
soffrire. Rispetta la sensibilità di quella donna, aspettando che
siano gli stessi avvenimenti a svelarle ciò che a quel bambino era
accaduto.
4 commenti:
ho visto che c'è su youtube. cercherò di vederlo anche se ormai ho letto la trama :-)
é un bel film, ben fatto e vero con attori molto bravi, che dire, Fantastico.
Da: Simon McJohn
Film fatto molto bene, peccato che non si trova il dvd.
Da: Simon McJohn
Sono riuscito a trovare il film in vhs in lingua inglese, l'ho rivisto con interesse, peccato che non si trova anche in Italia.
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