Vago nel buio della notte. Scintille di luce argentea, di una luna opaca, schizzano il mare dove la mia barchetta, silente, naviga. Il mare è scuro, riflette l'oscurità della notte, ma è tranquillo: una tavola silenziosa, inerte, immersa nel silenzio, in un silenzio spettrale. Solitudine. Signore, tutta la notte la mia mano è tesa e non si stanca! Io rifiuto ogni conforto! Tutt'attorno silenzio. Ti cerco, Signore, come il naufrago la terra. Mia roccia, mia difesa...Piccole stelle ammiccano in cielo. Nonostante il silenzio che mi abbraccia, sento l'anima in tempesta e il suo gemito agonizzante. Ti prego, Signore, soccorrimi! Non mi abbandonare! Se tu mi lasci, sarò annoverato tra i peccatori, perché senza la tua forza, io sono un nulla, un nulla sprofondato in una notte, così buia, che il silenzio rattrista l'anima, l'avviluppa con spire terribili, fredde. Aiutami ad accettare queste notti, così lunghe ed amare, perché la mia anima ha così sete di te, che aspira al Tuo amore eterno. Dio, mio amore, mio rifugio...
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