Dalle nebbie della mia mente, oggi è emerso un problema spirituale che, comunque, ho toccato tante e tante volte: il problema della rettitudine di coscienza. Nonostante ogni giorno ci si ripeta che bisogna fare tutto per Dio, mi accorgo che il proprio "io", silenziosamente e assai scaltramente, mette la sua impronta nel cammino spirituale e rovina tutto. La rettitudine di coscienza purifica l'anima, la rende trasparente, come l'acqua delle sorgenti di alta montagna. E' quella che rende libera l'anima di compiere ciò che crede meglio. Per amore, può diventare burbera, senza temere di essere respinta perché si compiace solamente della carità e in essa trova il suo nutrimento. All'anima che cerca solo Dio, non interessa il risultato delle proprie azioni, perché ha agito per amore. Lascia entrare la misericordia di Dio nella sua vita, senza impastoiarsi nei suoi stessi fallimenti e chiudendo definitivamente la porta allo scoraggiamento.
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