Stamattina, quando ho scritto le righe del post precedente,non ero a conoscenza della morte di Alfie ed il mio discorso, lasciato a metà perché scritto a mano, è rimasto tale: era un preambolo che voleva entrare nel cuore della vicenda del piccolo con molta cautela perché il dolore dei genitori e del bimbo stesso imponeva silenzio. Ho saputo della sua morte solamente verso le 11. Scorrendo alcuni titoli che annunciavano il fatto, ve n'erano tanti che sottolineavano la sua forza e soprattutto il suo coraggio. Tra questi ne prendo uno che mi ha colpito:
“Ciao Alfie, ci hai insegnato l'amore per la vita”. Altri che sottolineavano il coraggio: “il piccolo leoncino Alfie ci ha insegnato il coraggio di vivere”.
I miei post sono scritti prima su carta e in seguito su internet. Avevo lasciato scrivendo che alcuni passi sembra siano fatti in avanti, ma in concreto non lo sono. Ebbene, la vicenda di Alfie è uno di questi casi... E i diritti di questo bimbo e della famiglia dove sono?
Nessun commento:
Posta un commento