Magari conoscessimo Dio!
Avessimo una vaga idea di quello che è veramente! Ci ameremmo
davvero! Noi siamo preziosi ai suoi occhi! Purtroppo anche chi è
impegnato in una vita di perfezione, scorda che il protagonista di
tutto questo, deve essere Dio. È questo che Gesù ha predicato lungo
la sua vita terrena! Nessuno, nemmeno i santi, potrebbero tollerare i
loro difetti. San Giovanni Vianney, infatti, domandò a Dio di fare
luce nei suoi difetti. La vista di questi, lo fece inorridire,
portare quasi alla disperazione! No, non bisogna essere concentrati
semplicemente ai nostri difetti, dobbiamo meditare solamente
sull'amore di Dio e quando ci sembra di affondare nei flutti delle
difficoltà, dei nostri sentimenti indomabili, aggrappiamoci a Dio
che sa camminare sui flutti delle avversità, di qualsiasi genere
siano, e ci prende per mano, per camminare pure noi, sopra gli
ostacoli che si frappongono fra noi e la felicità. Siamo creati per
essere felici! Non pensiamo che nella nostra infelicità si nasconda
sempre il babau del nostro passato che riaffiora! Talvolta è
semplicemente la mancanza di temperanza! Già, noi esseri umani siamo
abitudinari. Se siamo abituati a nasconderci nei nostri sentimenti
negativi, non riusciremmo mai a vedere il positivo! La felicità
esiste e non sono anime che hanno delle particolari fortune nella
vita, assolutamente. Tante di queste persone hanno sperimentato i
limiti del proprio corpo, permessi da Dio, non causati da se stessi.
Proprio in questi giorni è apparsa sui giornali la testimonianza di
un ragazzo ammalato di cancro che comunque è riuscito a vivere il
poco tempo che gli restava con ottimismo, felicità, semplicemente
perché sapeva che la morte era solo un passaggio. La felicità sta
in Dio e nella comunione con Lui, non in altro. Se capiamo questo, e
non è facile, troviamo la chiave per leggere la nostra vita e
trasformarla in un cantico di lode.
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