Domani
inizia la Quaresima ed è particolare che sia preceduta dai
festeggiamenti del Carnevale. Un tempo il Carnevale era tutt'altra
cosa rispetto a quello che è oggi: si compiva ogni nefandezza e
delitto, si svolgevano le faide, le vendette tra famiglie. Insomma,
la carne valeva in pienezza. La gente si mascherava non per
divertimento come fanno i bambini oggi, ma per non farsi riconoscere.
Ecco l'importanza delle Quarant'ore che precedono il mercoledì delle
ceneri. È triste dire che purtroppo oggi Carnevale è tutti i
giorni e non servono più maschere per nascondere le proprie
nefandezze e perciò bisognerebbe fare, a Dio piacendo, ogni giorno
un po' di adorazione per riparare il male che si compie. A me non
piace la festa di Carnevale, nemmeno festeggiata dai bambini, però
si può guardare l'aspetto positivo: con la maschera assumono e si
incaricano di un ruolo diverso. Bisognerebbe abolire quelle maschere
diseducative e promuovere quelle che aiutano la fantasia del bambino
ad esprimersi, a calarsi nei panni degli altri.
Chiediamoci
perché ogni festa importante come il Natale e la Pasqua sono sempre
precedute da un tempo di riflessione e penitenza. Siamo chiamati a
vivere dei misteri meravigliosi quali la nascita e risurrezione di
Gesù, ogni anno. Entrare in quel mistero immediatamente sarebbe un
peccato, non ci lascerebbe assaporare la vera essenza della vita di
Gesù, sarebbe un tocca e fuga che esaurirebbe il mistero e la grazia
scaturita che essi contengono. Allora si esige preparazione, un tempo
di preghiera e di meditazione che ci possa aiutare ad entrare nel
vivo del segno di quella determinata festa. È tempo di grazia e, per
questo motivo, bisogna fare anche penitenza, capire, cioè, che di
fronte a questi misteri siamo piccoli, incapaci e che se fosse stato
per noi, non avremmo meritato nemmeno di celebrarlo. Insomma,
celebrare queste feste, significa magnificare la grandezza di Dio e
del suo amore che si china, nonostante i nostri peccati nelle nostre
vite per redimerci e ridonarci la gioia del paradiso e della
Comunione con Dio.
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