domenica 6 ottobre 2013

Cristiani da pasticceria


Papa Francesco ci sorprende con le sue frasi impegnative e sicuramente difficili da attuare se si prendono sul serio. Riflettiamo su una di queste.

“Senza spogliarci, diventeremo cristiani da pasticceria”. Che cosa vuole dire papa Francesco con questa espressione? Viene pronunciata in un contesto particolare, la festa di san Francesco, patrono d'Italia. Francesco aveva abbandonato le sue ricchezze per farsi povero, per abbracciare la povertà con tutta la sua vita. Aveva compreso che noi non siamo fatti a cantoni, ovvero a compartimenti stagni. Nonostante spesso ci sentiamo spezzati dentro, siamo un tutt'uno. Quando in noi si verifica una scissione, ecco che entriamo in crisi. Ci mettiamo in discussione, critichiamo il nostro operato. La critica può essere costruttiva. Ogni crisi può sfociare in qualcosa di buono che ci induce a modificare i nostri schemi comportamentali.

Francesco aveva compreso pienamente che Dio poteva riempire il vuoto che aveva nel cuore. Mutò totalmente il suo stile di vita e lo iniziò dopo un gesto clamoroso che suscitò ammirazione nel vescovo: portato a giudizio dal padre davanti al vescovo, reo di aver sperperato i suoi beni, Francesco si spoglia davanti a tutti. Rimane nudo davanti agli astanti. Al giorno d'oggi questo fa scalpore, ma a quei tempi essere nudi non era poi così scandaloso. Le famiglie erano numerose e spesso nelle famiglie si svolgevano anche gli atti più intimi con il rischio di essere visti. Ciò che, invece, scandalizzò gli astanti, fu il fatto che lasciò tutte le proprie ricchezze per abbracciare uno stile di vita non riconosciuto nemmeno dalla Chiesa. La gente conosceva i conventi, le comunità monastiche, che possedevano comunque dei beni ed esercitavano un potere temporale. Il vescovo, infatti, fungeva da arbitro, da giudice, ecco perché il padre di Francesco chiamò il figlio davanti a lui. Quando si sperimenta la vera pienezza di Dio, non si desidera altro che viverla nella sua totalità, in ogni ambito di vita, senza sentirsi menomati, ma persone complete, migliori. Così Francesco sperimentò Dio nella sua totalità e fece una scelta che compromise la sua reputazione. Lasciò tutto per Dio. Si spogliò dell'uomo vecchio e si rivestì di quello nuovo. Chi non fa esperienza di Dio, non può comprendere ciò che accadde nello spirito di Francesco. Essere veri cristiani vuol dire essere gioiosi, saper portare la gioia, la vera letizia pure nella sofferenza. Essere veri cristiani significa saper fare scelte pur sapendo che queste non saranno comprese e che tanti ti volteranno le spalle deridendoti, anche tra coloro che si professano cristiani cattolici e poi non lo sono. Il vero cristiano è colui che sa perdere la propria vita sapendo che sta conquistando quella eterna, che sta trovando il vero tesoro. Tanti possono lasciarti, in certi ideali ti sentirai solo, ma se li hai sperimentati e senti nel tuo cuore la vera gioia, sii sicuro che quella è la strada giusta. Accadde anche a Gesù. Il suo fascino ammaliava tanti, ma quando toccava argomenti duri che costavano, ecco che tanti discepoli gli voltavano le spalle. No, non bisogna aver timore della solitudine, perché il vero cristiano sa di non essere mai solo e che sta lottando per qualcosa che rimarrà in eterno...

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