Papa Francesco ci
sorprende con le sue frasi impegnative e sicuramente difficili da
attuare se si prendono sul serio. Riflettiamo su una di queste.
“Senza spogliarci,
diventeremo cristiani da pasticceria”. Che cosa vuole dire papa
Francesco con questa espressione? Viene pronunciata in un contesto
particolare, la festa di san Francesco, patrono d'Italia. Francesco
aveva abbandonato le sue ricchezze per farsi povero, per abbracciare
la povertà con tutta la sua vita. Aveva compreso che noi non siamo
fatti a cantoni, ovvero a compartimenti stagni. Nonostante spesso ci
sentiamo spezzati dentro, siamo un tutt'uno. Quando in noi si
verifica una scissione, ecco che entriamo in crisi. Ci mettiamo in
discussione, critichiamo il nostro operato. La critica può essere
costruttiva. Ogni crisi può sfociare in qualcosa di buono che ci
induce a modificare i nostri schemi comportamentali.
Francesco aveva compreso
pienamente che Dio poteva riempire il vuoto che aveva nel cuore. Mutò
totalmente il suo stile di vita e lo iniziò dopo un gesto clamoroso
che suscitò ammirazione nel vescovo: portato a giudizio dal padre
davanti al vescovo, reo di aver sperperato i suoi beni, Francesco si
spoglia davanti a tutti. Rimane nudo davanti agli astanti. Al giorno
d'oggi questo fa scalpore, ma a quei tempi essere nudi non era poi
così scandaloso. Le famiglie erano numerose e spesso nelle famiglie
si svolgevano anche gli atti più intimi con il rischio di essere
visti. Ciò che, invece, scandalizzò gli astanti, fu il fatto che
lasciò tutte le proprie ricchezze per abbracciare uno stile di vita
non riconosciuto nemmeno dalla Chiesa. La gente conosceva i conventi,
le comunità monastiche, che possedevano comunque dei beni ed
esercitavano un potere temporale. Il vescovo, infatti, fungeva da
arbitro, da giudice, ecco perché il padre di Francesco chiamò il
figlio davanti a lui. Quando si sperimenta la vera pienezza di Dio,
non si desidera altro che viverla nella sua totalità, in ogni ambito
di vita, senza sentirsi menomati, ma persone complete, migliori. Così
Francesco sperimentò Dio nella sua totalità e fece una scelta che
compromise la sua reputazione. Lasciò tutto per Dio. Si spogliò
dell'uomo vecchio e si rivestì di quello nuovo. Chi non fa
esperienza di Dio, non può comprendere ciò che accadde nello
spirito di Francesco. Essere veri cristiani vuol dire essere gioiosi,
saper portare la gioia, la vera letizia pure nella sofferenza. Essere
veri cristiani significa saper fare scelte pur sapendo che queste non
saranno comprese e che tanti ti volteranno le spalle deridendoti,
anche tra coloro che si professano cristiani cattolici e poi non lo
sono. Il vero cristiano è colui che sa perdere la propria vita
sapendo che sta conquistando quella eterna, che sta trovando il vero
tesoro. Tanti possono lasciarti, in certi ideali ti sentirai solo, ma
se li hai sperimentati e senti nel tuo cuore la vera gioia, sii
sicuro che quella è la strada giusta. Accadde anche a Gesù. Il suo
fascino ammaliava tanti, ma quando toccava argomenti duri che
costavano, ecco che tanti discepoli gli voltavano le spalle. No, non
bisogna aver timore della solitudine, perché il vero cristiano sa di
non essere mai solo e che sta lottando per qualcosa che rimarrà in
eterno...
Nessun commento:
Posta un commento