Così come al momento della morte di Gesù, tutta la natura si ribellò, con terremoti e con il calare dell'oscurità, al momento della sua nascita, vi fu un tripudio di luci che ne annunciarono la gioia e lo stupore. Sì, perché tutto, anche la Creazione stessa, è sottoposta alla corruzione del tempo e il fatto che il Creatore di cui non si osa neppure pronunciare il nome abbia assunto un corpo mortale, suscita gioia e stupore. Gesù si è incarnato per salvare tutta l'umanità, senza distinzione: poveri e ricchi; giudei e pagani.
Nel vangelo di Luca il quale risalta maggiormente la misericordia di Dio, si racconta solamente l'adorazione dei pastori, mentre in quello di Matteo, quella dei Magi.
Nel racconto di Luca. il Cielo stesso non riesce a contenere tale gioia e gli angeli appaiono a gente umile, i pastori, considerati gli ultimi dalla società contemporanea.
La Creazione visibile e quella celeste non possono contenere questa grande gioia e quindi l'una e l'altra annunciano la nascita del Salvatore. Quella celeste si manifestò a gente di condizione sociale umile e quella visibile ad alcuni Re dell'Oriente, gente ricca, ma straniera. Entrambe le categorie, dovettero mettersi in viaggio per poter vedere e quindi adorare il Bambino. Il re Erode, il popolo di Gerusalemme insieme con i sapienti della Legge, ricevettero l'annuncio del Salvatore dai Re Magi. Sembra quasi di assistere alla comunicazione della scala di valori della mentalità di Dio: ai pastori venne comunicato dagli Angeli; agli stranieri ricchi e sapienti dalle manifestazioni insolite del Creato e al re Erode, ai sapienti della Legge e al popolo di Gerusalemme, da persone comuni, i re Magi, che si fecero portavoce dello straordinario.
Il re Erode e il popolo di Gerusalemme non si misero in viaggio per adorare il Bambino, ma rimasero fermi, paralizzati dal timore e dal loro egoismo. Studiarono su quell'avvenimento per vagliarne la veridicità. Credettero all'annuncio ma non si aprirono ad esso e rimasero fermi nel loro egoismo e nella loro sete di potere che scaturiranno nella furia omicida con l'uccisione dei santi Innocenti. E noi, a quale categoria apparteniamo?
1 commento:
Bé, oggi probabilmente in molti non darebbero credito ad un simile "annuncio" e non risponderebbero, ma non per paura, solo per... ignoranza o pigrizia.
Chissà... forse in fondo successe lo stesso anche allora...
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