Una mistica domandò a Gesù cosa poteva fare per riparare tanti peccati e Lui le rispose che doveva accettare le sofferenze e le gioie della sua vita e saperle offrire al Signore. E' da notare che le domandò anche le gioie. Non bisogna offrire solo i dolori ma anche le gioie! Viverle intensamente, sapendole offrire per il riscatto dell'umanità. Vivere la gioia cristianamente non è così scontato ed è da notare che non tutte le gioie sono cristiane. La contentezza può nascere da cose negative: dalla soddisfazione di qualche capriccio; da un piccolo insuccesso altrui. Dobbiamo valutare bene se qualche gioia non provenga dall'egoismo! Se fosse così non siamo tenuti ad accarezzarla. La vera gioia, come diceva un bellissimo canto di Marco Frisina, nasce nella pace, nel bene che possiamo fare agli altri. Quindi bisogna setacciare anche la gioia... ecco perché il Signore rispose a Gesù in tal maniera.
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