domenica 14 novembre 2010

Senso di ecclesialità

Oggi a San Pietro c'era un bagno di folla: c'erano per lo più delle Confraternite venute da tutta Italia. Mi hanno poi detto che sono venute anche alcune persone che conosco. Normale: in Liguria ce ne sono molte, particolarmente diffuse quelle che portano i grandi Cristi, crocifissi enormi. Ovviamente non ho visto nessuno di chi conoscevo, ma mi sono venute in mente i ragionamenti degli atei: i cristiani sono degli illusi! Mamma mia, questa che c'è a San Pietro è solo una piccola parte dei cattolici, e sono tutti degli illusi, figurarsi quelli che non sono venuti!!! Il mondo è pieno d'illusi! Com'è triste pensare che viviamo solo per questa vita terrena! Com'è possibile avere in mente solo questo? L'ateo, in realtà, sballottato dai marosi della vita e della sua drammaticità, comincia a credere a tutto: ai maghi, alla superstizione, a tutto ciò che è ancora più illogico della fede cristiana. Non è quindi uno che non crede, è uno che crede a tutto, alle cose più svariate, più illogiche! Il bello è che deride i cristiani. Io domanderei a queste persone: "ma scusa, dopo la morte tu pensi di piombare nel nulla? Perché vivi?" Lo domando agli altri perché io stessa me lo sono domandato e rispondere alla prima domanda con un sì, mi lasciava muta di fronte alla seconda. Non so perché vivo, eppure sento che la mia esistenza va al di là di quella degli animali, io sono molto di più. Sono giunta a questa risposta, eppur convinta che la mia esistenza si esaurisse su questa terra, nonostante anelassi a giungere a qualcosa di più grande.

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