Genova è la mia città, in lei si sono formate le mie ossa, il mio corpo, i miei pensieri... l'amo, profondamente, l'ho sempre difesa a spada tratta... è la mia città...
Per lei ho sentito una nostalgia struggente, ho sognato i suoi colori, il mormorio del suo mare....perché fin dalla mia nascita mi han cullato le sue onde, accarezzato i raggi del sole e il suo vento. Nel mare ho riflesso i miei sogni... tante goccioline formano il mare, tanti sogni formano le aspirazioni.
L'ho vista straziata dalla furia delle acque, coperta di fango, colpita al cuore nel suo porto, arsa dagli incendi...
È la mia città... è la mia Genova di cui mi sento parte integrante, per cui voglio lavorare per crescere e educare i suoi figli...
Il silenzio abissale del cuore è ancor più profondo del volo che hanno fatto quelle macchine dal ponte e le lacrime sono ancor di più di tutta l'acqua che può contenere il torrente Polcevera.... e... non ci sono parole per descrivere il dolore perché anch'esse precipitano in quella voragine che ha ingoiato quelle vite..
Tanti volti sono passati davanti ai miei occhi, tante persone.. poteva accadere a tutti... e in qualsiasi posto... le medesime lacrime le ho sparse per chi aveva perso la vita nel terremoto... semplicemente perché sono morti altri nostri fratelli e ci sentiamo parte integrante di un territorio, fratelli e sorelle che si possono abbracciare dinanzi al dolore...
Accogli, Signore, queste anime e conforta chi è rimasto
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