Ieri sono andata al cimitero sulla tomba di mio padre. Nella cappellina dove le bare sono in attesa, proprio all'entrata del cimitero, ve ne erano due bianche: una piccolissima di un bambino appena nato o di un feto già formato, un'altra della stessa grandezza di quelle adulte. Questo si riallaccia alla mia meditazione sulla fiction "Braccialetti rossi": nessuno di noi sa quando sarà chiamato dal Signore. Per tale motivo bisognerebbe vigilare, come dice il Vangelo, in quanto il Signore arriverà come un ladro. Sarà molto brutto se giungerà quando noi avremo dei grandi rimorsi sulla coscienza o saremo consapevoli di aver sprecato la nostra vita in inutili lamentele, senza aver goduto della sua bellezza. Il tempo è un bene prezioso che va vissuto consapevolmente e non con il desiderio che questo passi velocemente. Come spesso ho detto, i momenti più difficili sono quelli poi, che diventano i più fruttuosi e i più cari, perché hanno voluto da noi, tutto l'impegno. Un po' come avviene quando si scalano i monti più alti: la salita è molto faticosa, ma quando si è giunti alla vetta, si può godere di un panorama stupendo, irrinunciabile.... Godiamoci la vita in tutta la sua pienezza e nel modo giusto, cioè amando gli altri e mettendo a servizio le nostre vite, consapevoli che ingannando gli altri o vivendo egoisticamente, non guadagneremo nulla.
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