Riguardo ai vari calvari umani, quelli che ci fanno urlare d'orrore e di paura, volevo riflettere con voi su una fiction proposta dalla RAI poco tempo fa: "Braccialetti rossi". Questa fiction ha toccato i temi fondamentali della vita dell'uomo: l'amicizia, il tradimento, la sofferenza, la malattia, la morte. Come in una sinfonia, essa componeva una musica talvolta straziante, a volte sublime, a volte speranzosa. Sì, perché dietro tutto questo, dietro la sofferenza e la morte, c'era il messaggio pieno di speranza: la vita vince sempre.
Ognuno di noi, prima o poi, deve salire il suo calvario o assistere al calvario di altri, impotente, consapevole del fatto che il destino si compie inesorabilmente, che Qualcuno scrive una storia che noi vorremmo diversa.
Questa fiction, però, nonostante non tocchi direttamente il tema della fede, della speranza e della carità, ce lo presenta in modo efficace e semplice.
Alcuni ragazzi sono chiamati a vivere il mistero profondo e doloroso della malattia. Capiscono chiaramente che essa non rimane impressa solamente nel loro corpo, ma traccia segni indelebili come uno stile nel loro cuore e nelle loro anime. La cosa sorprendente è che parte imprescindibile e preponderante è un ragazzino in coma, Rocco, che aiuta i suoi amici nel momento difficile delle operazioni complesse e rischiose e in quello tragico della morte. Rocco si mantiene in contatto con i suoi amici tramite Tony, un ragazzino simpaticissimo, napoletano, che aveva subito un incidente a causa della sua imprudenza e irruenza giovanile. Simpaticissimo ed esuberante, Tony mostra però di avere un animo sensibile davanti alle sofferenze altrui che fiuta ed intuisce dietro espressioni dubbiose, celanti drammi familiari irrisolti e complessi. Altro messaggio estremamente forte ed eloquente è quello di Davide. Dapprima egli appare maleducato e duro, senza cuore, davanti agli altri. A lui non importa della sofferenza altrui: si mostra beffardo nei confronti di Rocco e canzonatorio in quelli di un suo compagno di scuola che prende in giro perché grasso. Egli non si cura dei sentimenti degli altri, ma piano piano, vivendo la sofferenza e l'amicizia del nuovo gruppo fondato da Leo, ragazzino coraggioso che affronta la sua malattia (un tumore) con determinazione e ilarità, Davide cambia, il suo cuore si apre al bene fino all'eroismo. Quando sarà operato al cuore, pur sentendo la morte incombere su di lui, conforta i suoi e nasconde i rischi che correrà ai suoi amici per non preoccuparli. Affronterà la morte con coraggio.
La vita, l'amore, l'amicizia, l'altruismo, sono i temi dominanti che tutti noi dovremo imparare. Davanti alla sofferenza dobbiamo imparare a non piangerci addosso, ma a superarla, amando la vita e vivendola con coraggio e abnegazione, sapendola offrire per gli altri, come hanno fatto questi ragazzi, semplicemente, con un sorriso.
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